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Rifiuti ‘in trasferta’ da Fiumicino ad Ardea: gettati nella discarica abusiva decine di frigobar di un noto albergo

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Il piazzale antistante il complesso immobiliare Le Salzare è sempre più oggetto di sfregio da parte di incivili.

Oltre ai “consueti” rifiuti buttati quotidianamente sia dagli abitanti abusivi che da cittadini provenienti da altre zone del territorio rutulo, oggi sono stati trovate decine di frigobar che, dai documenti incautamente abbandonati insieme agli elettrodomestici, fanno risalire a un noto hotel 4* di Fiumicino.

I documenti attestano anche i prezzi che l’hotel applica alla clientela.

A fotografare la “scoperta” la consigliera comunale di opposizione Raffaella Neocliti, che ha invitato il sindaco a prendere urgenti provvedimenti, denunciando il titolare dell’albergo che – invece di portare i frigobar in una discarica autorizzata e pagare per lo smaltimento – ha preferito arrivare fino ad Ardea per gettarli a costo zero.

Costo zero per lui, ma altissimo per i cittadini di Ardea, sia in termini economici che ambientali: il gas refrigerante contenuto nei frigobar è infatti un rifiuto tossico e quindi pericoloso.

Nel frattempo il sindaco Mario Savarese esprime linea dura: “Sono fatti gravi, ma mi dispiace moltissimo che vengano strumentalizzati: la pubblicazione delle foto sui social network, infatti, rischia di compromettere le indagini che erano già in corso. Sapevo della cosa già prima della loro pubblicazione, ma – invece di renderla nota su Facebook – mi sono recato sul posto e ho fatto tutti i passi necessari affinché venisse aperta una regolare indagine che porterà alla giusta punizione dei colpevoli”.

“Ho fatto una dettagliata denuncia oggi dai carabinieri – ha poi aggiunto il Primo Cittadino – In oltre un’ora e mezza ho descritto tutti i fatti. L’area sarà sequestrata e sarà nominato custode l’attuale DEC che controlla i lavori dell’appalto dell’Igiene Urbana. Siamo in presenza di un reato penale perché tale è considerato l’abbandono di rifiuti da parte di un operatore o di un’azienda. Se così fosse, intendo costituirmi parte civile per richiedere i danni e non ci andrò leggero!”.

 

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