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Rifiuti stoccati in un terreno ad Ardea anziché portati in discarica: così un’azienda di Nettuno smaltiva i materiali

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La Polizia Locale di Ardea diretta dal Comandante Sergio Ierace ha proceduto al sequestro di un lotto di terreno utilizzato da una azienda di smaltimento del settore di Nettuno come area di stoccaggio di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni.

L’indagine, partita da segnalazioni dei cittadini che subivano molestie dovute alle esalazioni dei gas di scarico dei mezzi d’opera utilizzati nell’illecita attività, nonché dai rumori fastidiosi creati nel corso delle operazioni di smaltimento, hanno fatto scattare le indagini dei caschi bianchi di via Laurentina che dopo aver proceduto a pedinamenti, alla raccolta di ulteriori elementi ed aver ascoltato nei propri uffici diverse persone analizzando l’iter dello smaltimento dei rifiuti segnalati, hanno scoperto che quanto messo in opera era una vera e propria attività illecita di smaltimento di rifiuti eseguita senza autorizzazione.

L’attività era ben congeniata: all’interno del “consorzio Colle Romito” vi è stata la predisposizione di punti di raccolta distribuiti sul territorio del consorzio dove i cittadini erano invitati a fare confluire i propri rifiuti. L’azienda dedita al servizio prelevava periodicamente detti rifiuti ma piuttosto di portarli direttamente in una discarica autorizzata per la loro distruzione, li portava in un lotto di terreno ove gli stessi venivano depositati e quindi stoccati senza procedere, nell’immediatezza della raccolta, al loro effettivo smaltimento.

Peccato che l’area individuata fosse priva delle prescritte autorizzazioni, oltre che posizionata in prossimità di abitazioni e dove i cittadini più volte nel tempo avevano fatto esposti senza giungere ad una risposta da parte delle istituzioni. L’inizio dell’indagine fu mossa infatti proprio dalla disperazione di un cittadino e della propria famiglia che, portatore di handicap in modo accorato si è rivolto al comandate della Polizia Locale di Ardea che dopo averlo ascoltato ed appreso che ancora prima del 2019 (il comandante Ierace prende servizio al 50% con Anzio dal luglio del 2019 e solo dal dicembre dello stesso anno diviene affettivo ad Ardea) i suoi esposti non avevano ottenuto alcuna risposta permettendo il prosieguo dell’attività illecita segnalata per oltre tre anni.

«La disperazione di questa famiglia mi ha colpito particolarmente. Ed il fatto che tale situazione fosse oggetto di segnalazione senza essere mai stata oggetto di approfondimenti mi è particolarmente dispiaciuto. I cittadini vanno ascoltati e le istituzioni devono a mio avviso essere al loro fianco per il ripristino della legalità. Quello che in questa operazione crediamo di aver fatto. Ringrazio come sempre la cittadinanza che allerta le forze sul territorio avendo fiducia nelle stesse affinché vi sia la possibilità di indagare e giungere all’individuazione dei colpevoli, raggiungendo così il ripristino della legalità per il civile e quieto vivere dei cittadini», ha dichiarato il Comandante Ierace. 

Oltre al sequestro l’indagine ha portato all’individuazione di due cittadini italiani uno di Ardea e uno di Nettuno, ritenuti colpevoli dell’illecito traffico, alla Procura di Velletri per il vaglio della loro singola posizione.

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