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Oggi la fiaccolata a Cisterna per Nicoletta e Reneé

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NIcoletta Zomparelli e Renee amato Duplice femminicidio di Cisterna

Il duplice omicidio di Cisterna di Latina ha lasciato sotto choc l’intera comunità che nel pomeriggio di oggi si raccoglierà per una fiaccolata in ricordo di Reneè e la mamma Nicoletta.

Duplice omicidio di Cisterna
Duplice omicidio di Cisterna – ilcorrieredellacitta.com

 

Tutti coloro che vogliono partecipare al corteo possono raggiungere piazza XIX Marzo alle 18 e 30. Insieme, i partecipanti percorreranno via Ugo Bassi, poi attraverseranno via Porta Agrippina, via Monti Lepini, VIA Aldo Moro, via Vittime del Terrorismo e via Falcone per arrivare davanti alla chiesa di San Valentino. A quel punto i presenti si fermeranno per un momento di preghiera.

Il Sindaco dichiara il lutto cittadino

La città di Cisterna è dilaniata dal dolore e lo testimoniano le parole del sindaco Valentino Mantini sul profilo Facebook del Comune: “Le donne di Cisterna e la nostra comunità sono vittime, non carnefici. Cisterna è una città solidale, inclusiva e integrativa, da sempre. Lo dimostrerà anche domani con una fiaccolata e il lutto cittadino il giorno dei funerali in modo da manifestare l’abbraccio collettivo alle famiglie Amato e Zomparelli e la vicinanza in questo viaggio durissimo che dovranno affrontare”.

Mantini: ‘Contro la violenza ci affidiamo a scuola e famiglia’

Un episodio troppo forte per restare in silenzio perché “purtroppo il femminicidio, come la violenza e il mancato rispetto dell’altro, sono problemi che attanagliano non solo la nostra città ma la civiltà in generale. Dobbiamo affidarci alle agenzie educative come la famiglia e la scuola. L’amministrazione comunale, dal canto suo – ha proseguito il Primo cittadino – ha varie iniziative in corso: è stato istituito un sistema territoriale antiviolenza in rete a sostegno delle donne vittime di violenza; ha attivato il Patto Educativo di Comunità; ottenuto un finanziamento per l’attivazione di una casa rifugio per le donne vittime di violenza. Ma soprattutto c’è bisogno di educare al rispetto, alla cura dei sentimenti, ad accettare il rifiuto e saperlo gestire. È un percorso educativo che sarà lungo ma che dobbiamo assolutamente affrontare”.

 

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