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Civitavecchia, chiusa nota pizzeria: il titolare la usava come base per lo spaccio di cocaina

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Nel pomeriggio di ieri gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Civitavecchia, diretto da Paolo Guiso, hanno notificato al titolare di una pizzeria l’ordinanza di chiusura ex art. 100 ed apposto i sigilli al locale.

Il Questore di Roma, ha disposto la sospensione della licenza, per 30 giorni, nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale, a seguito della proposta presentata dal commissariato di zona.

Il provvedimento è stato adottato dopo che, lo scorso 1 agosto, gli agenti, durante mirati servizi di Polizia Giudiziaria finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, avevano arrestato, nella flagranza di reato per spaccio, il proprietario del locale poiché all’interno della pizzeria, nella zona laboratorio, nascosta in un contenitore di plastica avevano rinvenuto e sequestrato alcuni involucri termosaldati di cellophane ed altro materiale usato per il confezionamento della droga nonché denaro in contanti, provento dell’illecita attività di spaccio.

Il titolare era già noto alle forze dell’ordine poiché già nel 2014 era  già stato arrestato per lo stesso reato – stesso modus operandi: utilizzava la pizzeria come base di spaccio ed anche in quell’occasione era stato trovato con numerosi involucri di cocaina.

La sospensione della licenza trova fondamento nella circostanza che il locale rappresenta una base logistica per l’illecita attività messa in piedi dal titolare.

La chiusura del locale, utilizzato pertanto come base logistica per lo spaccio di droga e quindi facile ritrovo di pregiudicati e soggetti dediti all’uso ed al traffico di stupefacenti, ha quale obiettivo principale quello di preservare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, tutelando interessi ritenuti prioritari al fine di garantire la serenità sociale.

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