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Madonna di Trevignano, respinto dal Tar il ricorso di Gisella Cardia: “Via la tettoia, le panchine e la teca con la Madonna”

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Si apre un altro capitolo per la veggente Gisella Cardia: il Tar non ha accolto il ricorso dell'Associazione Madonna di Trevignano

Gisella Cardia, la veggente che nel corso delle ultime settimane ha fatto molto parlare si sé per le apparizioni della Madonna, stavolta nulla può verso l’ordinanza di demolizione del Comune sulle sponde del Lago di Bracciano. La donna dovrà, infatti, rimuovere dal terreno agricolo gli abusi edilizi sui quali ogni tre del mese accoglie i suoi fedeli e comunica loro i messaggi della Madonna. 

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Respinto dal Tar il ricorso dell’Associazione Madonna di Trevignano 

Per comprendere quest’ulteriore tassello della vicenda è utile fare un piccolo passo indietro. Lo scorso aprile, il comune di Trevignano aveva ordinato la rimozione dei manufatti abusivi realizzati presso la collina di via di Campo le Rose. Ora, l’atto non verrà sospeso. La decisione arriva dal Tar del Lazio che ha respinto il ricorso dell’Associazione Madonna di Trevignano.

Infatti, secondo i giudici della sezione quater, l’associazione presieduta dal marito della sensitiva, Gianni Cardia non ha “dimostrato che l’esecuzione del provvedimento impugnato comprometterebbe in modo irrimediabile il diritto costituzionale alla libertà religiosa, in quanto non inibisce lo svolgimento delle funzioni religiose che hanno luogo nell’area oggetto dell’ordine di ripristino”.

Questo quanto si legge nell’ordinanza. Alla luce di ciò, l’ordinanza di demolizione – che prevede la rimozione di una tettoia, delle panche e anche della teca di vetro con dentro la statua della Madonna- deve essere applicata. Invece, l’eventuale necessità di un titolo edilizio per la realizzazione dei manufatti sarà discussa in un secondo momento. 

Gli eventuali provvedimenti 

Ora, contro la decisione del Tar l’associazione Madonna di Trevignano sarebbe anche pronta a ricorrere al Consiglio di Stato. Tuttavia, i fedeli di Gisella Cardia sono stati avvisati: nessuno vieterà loro di continuare a ritrovarsi per attendere, ogni tre del mese, le apparizioni della Madonna ma in attesa di una decisione definitiva sulla questione, il rischio è quello di restare in pieni per ore, sotto il caldo cocente dell’imminente stagione estiva. 

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