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CASALINACCIO, I CITTADINI IN DIFESA DEI TESORI ARCHEOLOGICI DI ARDEA

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I cittadini di Ardea, con una raccolta di firme, hanno segnalato alle autorità preposte alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico – alla Soprintendenza ai Archeologica per il Lazio, al sindaco di Ardea Luca Di Fiori ed ai Comandanti della Polizia Locale e dei Carabinieri – lo stato di degrado, di abbandono e di incuria in cui si trova l’area archeologica di Casalinaccio, nel centro storico dell’antica città dei Rutuli, proprio nel centro abitato di Ardea.

“Nella stessa situazione di incuria, abbandono e degrado – fanno sapere i firmatari – sempre nel centro storico di Ardea e nelle immediate vicinanze del municipio, si trovano anche: l’area archeologica del Monte della Noce con i resti del tempio arcaico e del villaggio preistorico; le tombe a camera della Civitavecchia sfondate ed interrate; le mura della città antica che rischiano di andare definitivamente in rovina; gli antichi impianti di concia ridotti a deposito; la chiesa di Santa Marina con gli affreschi medievali che stanno svanendo per sempre; i resti pericolanti di palazzo Sforza Cesarini saccheggiati e deturpati da ogni genere di schifezze; le cisterne, i cunicoli e le grotte, a pochi metri dal comune e dalla chiesa di San Pietro, sempre più sporche e ridotte a discariche di rifiuti”. I cittadini, segnalando i vari problemi, hanno richiesto l’immediato intervento almeno per il taglio della vegetazione incolta al fine di prevenire rischi per la salute e l’incolumità pubblica, e la cura sistematica del luogo, “per la valorizzazione di un’area che dovrebbe essere aperta al pubblico nell’interesse generale”.

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