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Dove è nata la nostra civilità? Alla scoperta dei borghi laziali

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Parco dei Castelli Romani a Rocca di Papa

Le leggende narrano che la fondazione di Roma sia da circoscrivere al fiume Tevere e ai gemelli Romolo e Remo. C’è un’altra zona del Lazio che, però, vanta le origini della civiltà romana, ben più addietro al mito della lupa che oggi simboleggia il Campidoglio.

Parliamo dei Castelli Romani, che oggi ospitano ben 15 Comuni ricchi di reperti archeologici, cultura e tradizioni da scoprire, per addentrarsi nel cuore della romanità e alle radici più profonde della nostra storia.

Perché sono famosi i Castelli Romani?

I Castelli romani si trovano in quell’area che un tempo era conosciuta con il nome di “Latium Vetus”, meglio nota oggi come Colli o Monti Albani. La campagna romana che spunta in questa catena montuosa restituisce un panorama di rara bellezza.

È possibile trovare qui delle bellissime ville, appartenute a Pontefici e a ricche famiglie patrizie di Roma, che spesso soggiornavano in villeggiatura. Si tratta di 15 villaggi (anche se il dibattito sugli esatti confini è ancora aperto) che un tempo erano collegati tra loro da una rete tramviaria. Ancora oggi, i Castelli rappresentano un’oasi verde dove la bellezza del paesaggio, racchiuso tra i laghi vulcanici di Albano e di Nemi e dal Parco Regionale dei Castelli, permette di trovare relax e di abbandonarsi ai piaceri di una tavola ricca di sapori.

Lago Albano
Lago Albano- ilcorrieredellacitta.com

Inoltre, i Castelli Romani sono una delle zone più ricche dal punto di vista archeologico di tutta la provincia di Roma. Alcuni reperti risalgono addirittura al periodo preistorico. La denominazione risale al XIV sec. quando molti abitanti di Roma, a causa delle difficoltà economiche e politiche si rifugiarono nei castelli delle famiglie feudali romane e dei Savelli (Ariccia, Albano e Castel Savello, Castel Gandolfo, Rocca Priora) degli Annibaldi (Monte Compatri, Molara, Rocca di Papa) degli Orsini (Marino) e dei Colonna (Monte Porzio Catone, Genzano, Nemi e Civita Lavinia).

L’attrazione gastronomica dei Castelli Romani

Dal punto di vista gastronomico ogni cittadina dei Castelli Romani si caratterizza ed è, spesso nota a livello nazionale ed internazionale per una o più caratteristiche. L’uva è forse la protagonista più rinomata dei Castelli Romani, con decine di cantine e vini di altissima qualità e certificazione, celebrati in ogni località in maniere caratteristiche e pittoresche (quali la Pupazza Frascatana a tre seni, uno dei quali fonte di vino).

vigna
vigna – Ilcorrieredellacittà.com

Vini come quello di Frascati che ha ottenuto sia la denominazione di origine protetta (Dop) che quella di origine controllata (Docg) a cui si accompagna una cucina romana rimasta fedele alla tradizione e alla genuinità dei prodotti come la porchetta di Ariccia (lgp, “indicazione geografica protetta”), le castagne di Rocca di Papa, le fragoline di Nemi, il pane casareccio di Genzano, i funghi e il pane di Lariano.

Cosa dicono le fonti storiche sulla fondazione di Roma

Le fonti più antiche sostengono che Roma sia stata fondata verso la metà dell’VIII secolo a.C. da Romolo, discendente della dinastia dei re di Alba Longa. Il popolo degli Alba Longa risiedeva in quella zona che oggi identifichiamo con i Colli Albani.

La lupa
La lupa – Ilcorrieredellacittà.com

I Colli Albani sono un gruppo di rilievi, appartenenti all’Antiappennino laziale, che si innalzano nella campagna romana a sud-est di Roma. Il territorio sul quale sorgono le cittadine e la campagna dei Castelli Romani è di natura vulcanica. La bocca gigantesca del Vulcano Laziale, cingeva tutto il territorio, mentre, le bocche minori diventarono bacini lacustri, per la maggior parte prosciugati, a parte gli splendidi laghi di Albano e Nemi.

Dove fare una passeggiata ai Castelli Romani?

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