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I migliori 5 pub a Roma dove mangiare e bere

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aperitivo a Roma

Roma, città dai locali patinati di via Veneto, delle fraschette dei Castelli, le osterie di Trastevere e anche di pub. Certo, non parliamo di locali che rispettano la tradizione anglosassone, ma la Capitale si fa notare anche per la selezione di carne di prima scelta e birre artigianali. Ecco la nostra classifica sui 5 migliori pub a Roma.

Ma che siete venuti a fa’ (Trastevere)

“Ma che siete venuti a fa’?” non si può definire semplicemente “birreria”, ma la Mecca del mondo birrario italiano. Se non vi siete mai avventurati tra le sue umide pareti preparatevi psicologicamente: non è un locale di ultima tendenza, dove un arredamento di raffinatissimo design accoglie una clientela selezionatissima.

Qui si bada al concreto. Al “Macche” (il suo soprannome) si beve. Alla grande. Punto. Birre da tutto il mondo vengono proposte nelle numerose spine presenti sul bancone all’ingresso. I nomi di birre inglesi, belghe, tedesche, scandinave, americane si alternano sulla lavagna appesa alle pareti. 

Pork’n’roll (Casal Bertone)

Oltre alla birra, al Pork’n’roll fanno da padroni le carni suine e la buona musica: tutti i salumi e le carni sono infatti realizzati e macellate da Gerardo, uno dei fondatori, e provengono dall’azienda di famiglia in Puglia, così come anche molti altri ingredienti (tra cui formaggi, olio, pane) hanno provenienza pugliese: taglieri assortiti, panini golosissimi farciti senza avarizia e con prodotti ottimi (da provare la porchetta), dolcetti e sfizi vari (come le zauzick, salsiccette secche di suino, ideali come snack e pure nelle versioni aromatizzate con ingredienti “brassicoli”) sono tutti buonissimi, e la grigliata mista di carne di maiale è davvero una delle migliori mangiate ultimamente a Roma.

Burger King Cisterna Latina

Bir & Fud 2.0 (Portuense)

Birra artigianale e gastronomia di qualità: fin dalla sua nascita nel giugno del 2007, il locale di via Benedetta 23 ha puntato su questo binomio, grazie alla partecipazione dei maggiori protagonisti della ristorazione e del panorama della birra artigianale a Roma. Ad accogliervi all’ingresso, troverete un lunghissimo bancone stile tapas bar spagnolo e ben 36 birra alla spina selezionate da Manuele Colonna (creatore del dirimpettaio Ma Che Siete Venuti A Fa’). Sul fronte gastronomico segnaliamo una serie di tapas create da Cristina Bowerman, pensate appositamente per l’abbinamento con le birre, e poi le pizze realizzate col forno a legna.

Barley Wine (Tuscolano)

Anche il quartiere Tuscolano ha finalmente un’oasi di piacere per gli amanti della birra artigianale. A piazza dei Consoli è nato Barley Wine. Al bancone potrete scegliere le migliori birre italiane e non. La selezione in bottiglia riguarda invece esclusivamente le fermentazioni spontanee, barley wine e imperial stout. E poi anche whiskey e i vini. Dal punto di vista del cibo hanno puntato sulle focacce del Mulino Urbano (dei ragazzi del Grandma Bistrò, per intenderci). Si tratta di focacce a lievitazione naturale, olio bio e grano di Altamura ripiene di ottimi salumi e formaggi o vegetariane. L’atmosfera rilassata e gioviale che si respira al Barley Wine è un ulteriore punto a favore di questo locale in cui ci sono sia comodi divani che i più classici tavoli (anche all’aperto).

Festival della birra

Hopificio (Appio Latino)

L’hopificio è un pub di quartiere dove poter bere ottime birre accompagnate da un paio di patatine cacio e pepe. Sì, avete capito bene: patatine cacio e pepe. Un posticino niente male per scoprire una Roma non turistica, dopo aver esplorato il parco della Caffarella.

I segreti per una buona birra artigianale

Oltre alla lavorazione, nella birra artigianale, è necessario che in una birra di buona qualità ci sia una determinata tipologia di lavorazione. Ogni birra può essere spillata dopo un lungo riposo e lavorazione, ma è importante che si abbia poi un prodotto che non sia completamente amaro o che vada ad avere un tasso alcolico eccessivamente alto.

Il vino, ad esempio, ha bisogno di una sua tipologia di lavorazione e di periodo di conservazione. Per la birra è lo stesso, ma con delle varianti che consentono di avere delle fragranze, aromi e sapori che sono molto diversi una dall’altra.

Ovviamente il periodo di lavorazione e il trattamento avviene considerando quale sia la materia prima che si sta utilizzando che quindi ha una sua macerazione. Insomma un lavoro che è realmente artigianale considerando che poi il prodotto deve essere venduto e soprattutto deve piacere. Purtroppo lo svantaggio della birra artigianale è quella di avere un periodo di conservazione molto breve rispetto a quelle che sono commerciali.

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