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NATALE, TUTTI AL CINEMA: COME EVITARE IL CINEPANETTONE

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A Natale, come ogni anno, oltre che le tavole si riempiono anche le sale cinematografiche: una tradizione italica che ha portato nell’ultimo ventennio ad un proliferare di film scritti soltanto per durare un week end, senza qualità e infarciti di volgarità.

Il fenomeno sembra fortunatamente quest’anno al suo epilogo finale, con alcuni dei protagonisti di questa pagina buia del cinema italiano che fanno pubblicamente “outing” non certo per una loro emancipazione culturale, quanto per un gusto cinematografo del pubblico che, complice l’“home cinema” di Sky e Premium, ed il proliferare di canali sul digitale terrestre, ha reso più colto lo spettatore e soprattutto non più disposto a spendere soldi per veder film senza qualità.

Canto del cigno di questo coacervo di pochezza in pellicola sarà il “Vacanze di Natale a Cortina” di Neri Parenti, il peggior regista della nostra storia centenaria, che con la sua solita corte dei miracoli di mediocri attori come Christian De Sica e Sabrina Ferilli, ritorna sul luogo del delitto, Cortina, come nel primo episodio della nefasta serie del 1983 diretta allora da Carlo Vanzina, padre del trash di casa nostra. Alternativa popolare ma di altro livello, il nuovo di Pieraccioni, “Finalmente la felicità”, autore comico leggero eppur delicato, che non sbaglia nel suo genere, divertente anche in commedie poco riuscite, sereno svago di buoni sentimenti e dispensatore di sorrisi. Il Leonardo nazionale con una sua nuova scoperta, Adriana Romero, modella argentina, e con un fuoriclasse come Rocco Papaleo come grandissima spalla, interpreterà un maestro di musica in cerca dell’amore e appunto della felicità.

Se si cerca evasione e divertimento internazionale,  consigliamo due pellicole su tutte: il secondo episodio del nuovo Sherlock Holmes, di R. Downey Junior, che da’ vita ad un investigatore molto poco riflessivo e audace e di parole e azione, oppure il “Capodanno a New York”  di Garry Marshall, con Robert De Niro, ormai votato alla commediola, e Zac Efron, divettino delle teenager, a raccogliere in sala genitori e figli insieme, con un cast infarcito e di richiamo in un delicato film di tradizione.

Fortunatamente i film di qualità non mancano: il capolavoro di Woody Allen e quello di George Clooney, che consigliamo vivamente, possono esser motivo di discussione e di riflessione familiare. Woody Allen, con una commedia delicata e colta, racconta di un giovane scrittore americano che a Parigi viene catapultato dai giorni nostri – attraverso una esilarante “sit-com” con una macchina del tempo che non è altro che una vecchia “Peugeot Lion” – nei favolosi anni trenta, al cospetto di personaggi come Hemingway, Bunuel e Picasso, per scoprire che la nostalgia del passato e la paura del futuro sono proprie dell’animo umano di ogni epoca e di ogni personalità artistica, tutto in un film semplicemente stupendo.

Nelle “Idi di marzo” George Clooney invece ci porta nel mondo della politica americana, con atmosfere cupe e scorrette a confezionare una matura prova di autore del grande regista, incantevole anche come attore; da non perdere.

E per i più piccoli? Non mancano le uscite anche per i bambini, come “Il gatto con gli stivali”, dove Banderas da’ la voce ad un personaggio francamente debole, ma ad un cartoon fare la critica è anche pleonastico; abbiamo poi “Happy feet 2”, dove si ritenta la strada del musical cartoonato, con il richiamo dell’immancabile 3D oltre che delle voci di Rosario Fiorello e Pierfrancesco Favino, che si divertono a dar vita ai pinguini ballerini e che crediamo possano divertire grandi e piccini.

Buon Natale a tutti.

Mauro Valentini m.valentini.ilcorrieredellacitta@gmail.com

 

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