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Nettuno, Guia Alessandra Cassanmagnago vince la prima edizione del concorso “Torre Astura Shoot”

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Guia Alessandra Cassanmagnago, vincitrice del concorso Torre Astura Shoot

E’ Guia Alessandra Cassanmagnago a vincere la prima edizione del concorso “Torre Astura Shoot” ideato dall’organizzazione Torre Astura. Un concorso fotografico molto amato dai frequentatori del luogo, durato due mesi, che ha visto l’inserimento di più di 500 foto partecipanti, con un volume di circa 6000 persone raggiunte. Concorso divertente, gratuito e aperto a tutti, che ha premiato le migliori due foto di Torre Astura scelte dall’organizzazione in base all’emozione soggettiva trasmessa. Sul podio dei vincitori entra di diritto anche la seconda classificata, Elisa Mambrin. Medaglia di bronzo per Annalisa Arrighetti, terza classificata. Entrambe le vincitrici non potranno essere all’evento di premiazione e ricevere i premi offerti dall’associazione pertanto i premi verranno spediti per corrispondenza.

Elisa Mambrin, seconda classificata al concorso Torre Astura Shoot
Elisa Mambrin, seconda classificata al concorso Torre Astura Shoot

“Grazie mille, davvero! Mi avete appena sconvolto la giornata, non pensavo neanche lontanamente di poter vincere il concorso!” commenta a caldo la vincitrice Guia Alessandra Cassanmagnago.

“I miei più vivi complimenti al vincitore del Concorso Torre Astura Shoot” dichiara l’ing. Roberto Cafarotti. “Ringrazio tutti i partecipanti, tutti coloro che hanno colto lo spirito di condivisione, di amicizia, di esperienza comune, in questo luogo magnifico, luogo per due mesi dipinto secondo il vostro stile. Ognuno di voi ha messo del suo, in un collage emozionale sorprendente. La fotografia è una delle arti più difficili cui cimentarsi. Trasmettere quello che si prova con la realtà dell’immagine che percepiamo, pone dei vincoli forti alla metafora del messaggio, al suo stile interpretativo. Il nostro stile appunto ci differenzia l’un l’altro. Lo stile ed il pensiero che c’è dietro la foto. In fondo prima di scattare pensiamo, pensiamo di comunicare qualcosa all’altro, e lo facciamo in un modo unico. A volte vogliamo ricordarlo solo a noi stessi e quando il messaggio arriva limpido non è detto che piaccia. In questo concorso c’è stato tutto. Siete stati bravissimi” aggiunge Cafarotti rivolgendosi a tutti i concorrenti in gara. “Faccio i miei più calorosi complimenti al ventesimo classificato, ovvero a tutti coloro che non verranno citati nella top 19 del concorso. Il ventesimo classificato vive il luogo con le proprie nobili emozioni, e nulla toglie che in un mondo parallelo nello stesso concorso arrivi primo. Molte foto vostre, scartate a prima vista, racchiudono universi sconosciuti, storie incredibili, che restano tali, con o senza concorso e che meritano tutta la mia ammirazione. Siete eccezionali” conclude Cafarotti.

Annalisa Arrighetti, terza classificata al concorso Torre Astura Shoot
Annalisa Arrighetti, terza classificata al concorso Torre Astura Shoot

In merito ai luoghi scelti dai fotografi il Tronkosauro è stato molto gettonato, così come Wilson e le numerose opere d’arte disseminate in questo angolo di paradiso terrestre chiamato Torre Astura. L’arte in questo posto ha creato infinite storie, storie sorprendenti e per certi versi uniche nel suo genere. L’uomo crea, ma la natura fa molto di più. Ed ecco che grazie a questo concorso Torre Astura si è trasformata incredibilmente in un set romantico, culla della bellezza, dell’archeologia, dell’antico.

“Al concorso hanno partecipato una schiera folta di fotografi professionisti” commentano dall’organizzazione. “Ognuno di loro in altri concorsi sarebbe arrivato sicuramente primo. Le capacità di molti di inquadrare, di preparare, di pensare, di trattare digitalmente le immagini attraverso mezzi eccellenti non si mette in discussione. Le foto premiate sono state scelte in base all’emozione soggettiva pertanto è evidente che ogni persona stilerà una classifica diversa. E forse il bello dei concorsi è proprio questo, la diversità. Tutta l’organizzazione ringrazia i concorrenti, fotografi professionisti e non, per esservi sottoposti al gioco, un gioco che crediamo abbia divertito tutti”.

Massimiliano Gobbi

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