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Sono rarissime e crescono dentro al Colosseo, di cosa parliamo?

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Colosseo

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle curiosità di Roma e del Lazio. Oggi parliamo di qualcosa che ha a che fare con uno dei monumenti più belli della Capitale: il Colosseo. Alzi la mano che sapeva ancor prima di leggere questo articolo che al suo interno crescono piante esotiche. Non solo: sono addirittura oltre 350 le specie floreali presenti all’interno dell’Anfiteatro Flavio. Cerchiamo allora di scoprire insieme come sia possibile tutto questo.

Sapevi che sotto al Colosseo ci sono dei laghetti con acqua cristallina? Come vederli

Un po’ di storia

Come sempre, prima di rispondere alla nostra domanda, un po’ di storia. Facciamo affidamento quest’oggi al sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo per tuffarci nel cuore della storia di Roma.

L’Anfiteatro Flavio, più comunemente noto con il nome di Colosseo, si innalza nel cuore archeologico della città di Roma e accoglie quotidianamente un gran numero di visitatori attratti dal fascino della sua storia e della sua complessa architettura.

L’edificio, detto Colosseo per via di una colossale statua che sorgeva nelle vicinanze, venne edificato nel I secolo d.C. per volere degli imperatori della dinastia flavia, ed ha accolto, fino alla fine dell’età antica, spettacoli di grande richiamo popolare, quali le cacce e i giochi gladiatori. L’edificio era, e rimane ancora oggi, uno spettacolo in se stesso. Si tratta infatti del più grande anfiteatro del mondo, in grado di offrire sorprendenti apparati scenografici, nonché servizi per gli spettatori. Simbolo dei fasti dell’impero, l’Anfiteatro ha cambiato nei secoli il proprio volto e la propria funzione, offrendosi come spazio strutturato ma aperto alla comunità romana.

Colosseo

Nel 438 con l’abolizione dei giochi gladiatori per volere di Valentiniano III l’anfiteatro subisce un lento e progressivo declino tanto da essere utilizzato nel Medioevo e nel Rinascimento come cava di materiali, utilizzati anche per la costruzione della Basilica di San Pietro, e come ricovero per animali e sede per laboratori artigianali e abitazioni, mentre lungo è il processo della sua cristianizzazione. Dalla stagione romantica nella quale il fascino della rovina attrasse letterati e artisti si passò presto a quella degli scavi sistematici e dei restauri.

Oggi l’Anfiteatro è un monumento alle opere dell’ingegno umano che sopravvivono al tempo e si presenta ancora come una struttura accogliente e dinamica che offre un’ampia panoramica sugli spazi interni, ma anche suggestive viste sulla città quando ci si affaccia dai fornici esterni.

Periodicamente ospita esposizioni temporanee legate ai temi dell’antico e del suo rapporto con la contemporaneità, nonché spettacoli moderni. Questo portato di vicende e di esperienze ha fatto dell’Anfiteatro un luogo che si rinnova ogni giorno, significativo per tutti e capace di raccontare a ciascuno una Storia.

Il Colosseo raccontato dalle piante: un giardino a cielo aperto

Veniamo alla curiosità di oggi. Forse non tutti sanno che nel Colosseo vivono tantissime specie di piante esotiche e rare. Pare infatti che siano oltre 350, le specie floreali di origine esotica che sono cresciute spontaneamente nel Colosseo. Com’è possibile? Qualche secolo fa, il Colosseo ospitava tantissime piante. Alberi verdi e rigogliosi, piante di diverse specie e fiori di ogni tipo. Anche se oggi il Colosseo non è più un giardino, il microclima creato dalle rovine dell’anfiteatro è l’ideale per la crescita delle piante esotiche.

Non solo un laghetto vicino al Colosseo … Anche un fiume nascosto

La Capitale riesce sempre a regalare delle meraviglie e su questo non c’è proprio alcun dubbio. Oltre a un laghetto, nei pressi del Colosseo c’è anche un fiume, proprio sotto il Colosseo che arriverebbe alla Basilica di San Clemente, facilmente visibile nei sotterranei e arriva fino all’anfiteatro. Tempo fa questo fiume sfociava nel Tevere, poi in seguito alla successione della dinastia dei Tarquini ai lavori di ingegneria, venne incanalato nella Coaca Massima, che è la fogna capitolina costruita con l’obiettivo di bonificare la valle del foro. Quest’ultima, una zona paludosa e inospitale, fu utilizzata tra X e VII secolo a.C. come necropoli dei primi villaggi stanziati sulle colline circostanti. Insomma la Capitale regala tante meraviglie, non soltanto quelle facilmente visibili a occhio nudo, ma anche quelle da vivere sottoterra.

laghetto sotterraneo
laghetto sotterraneo-ilcorrieredellacittà.com

Le meraviglie del sottosuolo romano

Lo abbiamo già detto, Roma è una città dalle mille risorse e meraviglie. I monumenti da visitare sono davvero tanti, tasselli che raccontano la storia della città di Roma, la tradizione e la cultura. Tuttavia, è anche il sottosuolo a regalare delle meraviglie. Parliamo di grotte, di cunicoli nascosti, catacombe e reperti. C’è anche un altro meraviglioso lago da visitare e si troverebbe nel quartiere Monteverde, proprio dietro Trastevere. È possibile visitare questo laghetto, grazie alle visite che sono organizzate dall’associazione No-profit Roma Sotterranea.

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