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Fiumicino, Covid-19: Laborastoria corre in aiuto dei più bisognosi

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L’emergenza sanitaria Coronavirus, che ormai affligge il nostro paese da quasi un anno, ha recato molti problemi a tutti i cittadini di Fiumicino: nell’ultimo periodo sono aumentate vertiginosamente le famiglie che necessitano di aiuto in tutto il territorio. Le istituzioni hanno cercato con tutti i mezzi disponibili di affrontare la grave situazione, ma continua comunque a crescere il numero di persone che non riescono ad andare avanti e si trovano sempre più sole a dover combattere i disagi recati dalla pandemia.

L’associazione no- profit Laborastoria, che da molti anni è impegnata nel supporto sociale e nel diffondere la cultura in tutto il territorio comunale, continua ad assistere vari cittadini, sia in ambiti sociali che economici, fornendo un valido aiuto a chi non può chiederlo altrove. Sempre attivi per aiutare i bambini che necessitano di ripetizioni scolastiche, assiste anche vittime di violenza domestica, essendo aumentati i casi durante il periodo di Lockdown. In questo momento l’associazione è arrivata anche ad supportare intere famiglie che non riescono a sostentarsi autonomamente.

L’associazione si è adattata all’emergenza per continuare a essere al fianco di chi ne ha più necessità

L’emergenza ha costretto l’associazione a cambiare le sue priorità, siamo nati per diffondere la cultura, ma ci siamo dovuto adattare per continuare ad assistere le persone più fragili. È stata attivata una rete solidale e varie famiglie che non potevano rivolgersi alle istituzioni, hanno trovato in noi un valido aiuto. Inoltre con la pandemia, abbiamo scoperto un mondo in cui persone si sono ritrovate sole a combattere senza supporti esterni”, commenta la presidente di Laborastoria, Giorgia Cuffaro.

Sono stati distribuiti vari pacchi contenenti beni di prima necessità, destinati a famiglie che già prima della pandemia  versavano in condizioni precarie e a causa di essa si sono ritrovate in povertà. In questa situazione, è fondamentale aiutare le persone bisognose e nel rispetto delle restrizioni vigenti l’associazione ha effettuato ingenti consegne a domicilio, preservando la dignità dei singoli individui, che spesso risulta essere l’ostacolo principale alle richieste.

Va sottolineato che l’associazione per tutto il periodo del  Lockdown, nonostante abbia  sostenuto varie  famiglie, ha deciso di farlo nel totale anonimato, decidendo solo ora di rendere pubblico il loro lavoro poiché la situazione è ancora grave: “Non facciamo propaganda, facciamo del bene perché sentiamo il bisogno di farlo, a Natale abbiamo assistito vari cittadini, perché ci siamo resi conto che serve ancora aiuto, dato che l’emergenza non è finita. In questo momento consigliamo alle istituzioni, oltre a fornire beni di prima necessità come già stanno facendo, di supportare il più possibile la diffusione culturale. Si deve ripartire da questo, la cultura non si deve fermare, necessita di un disegno a medio-lungo termine e che coinvolga tutte le associazioni del territorio, conclude la presidente.

“Un libro contro il Covid” per combattere la solitudine nei reparti ospedalieri

L’associazione in collaborazione con altre e supportata da un medico di Fiumicino, per continuare a sostenere la diffusione culturale anche in questo particolare momento, ha aderito all’iniziativa “Un libro contro il Covid”, nei reparti del San Filippo Neri di Roma. In occasione delle festività natalizie sono stati donati più di 80 libri per cercare di dare sollievo e compagnia a chi è stato costretto a passare le festività nei reparti ospedalieri, invece che nelle proprie case. Grazie a questa meravigliosa iniziativa i malati di Covid-19, che hanno dovuto passare le feste in ospedale hanno ricevuto in regalo una notevole vicinanza emotiva, da parte di tutti coloro che hanno donato un libro, non dimenticandosi di chi versa in condizioni peggiori delle proprie. Dato il successo dell’iniziativa, è stato già previsto un altro carico di libri da consegnare in occasione dell’Epifania.

Emanuele Natale

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