C’è un lieto fine per la storia di Myriam, la donna di cui vi abbiamo parlato appena tre giorni fa. La donna, che da due anni vive a Fiumicino in un container insieme ai suoi tre figli di 17, 16 e 4 anni, oggi è stata convocata in Comune per l’assegnazione provvisoria di una casa in affitto.
“Sono felicissima – racconta Myriam – quando il funzionario mi ha chiamata per dirmi che già domani mattina potremo entrare in una vera casa quasi non ci credevo!”.
La gioia trapela dalle parole della donna, che però ha un rammarico.
“Quello che mi dispiace è che per risolvere la faccenda io abbia dovuto far conoscere la mia situazione attraverso la tv e il vostro giornale”.
La storia di Myriam era infatti stata trattata da “Storie italiane” su Rai Due e dal nostro giornale e aveva commosso il web, tanto che molti cittadini, attraverso il gruppo Facebook “Non solo Pet” di Rosanna Sabella, si erano attivati per aiutare la famigliola. Ma non solo: il clamore che si era creato ha fatto decidere anche il Comune a darsi da fare.
“Ed è proprio questo il punto sbagliato. Io per due anni ho chiesto aiuto al Comune e nessuno mi ha ascoltato. Ho dovuto sbandierare tutta la mia disperazione per far sì che qualcosa si muovesse. Perché bisogna arrivare a questo punto?”
In ogni caso, oggi per Myriam e i suoi figli è un giorno di festa. Come hanno preso i ragazzi la bella notizia?
“Non stanno nella pelle, praticamente non camminano, volano! Sono ovviamente felicissimi. Finalmente anche loro potranno far venire a casa – quando l’emergenza Covid-19 sarà terminata – qualche amico, cosa che per due anni non hanno potuto fare. Noi prima avevamo una vita normale, poi ci sono state delle circostanze per cui ci siamo trovati in questa situazione di emergenza e siamo finiti in un container. Adesso finalmente ritroveremo la normalità”.
Cosa succederà adesso?
“Per 5 mesi staremo in una casa in affitto, pagato dal Comune. Noi pagheremo solo le utente. Terminati i 5 mesi rientreremo nella graduatoria delle case popolari e finalmente potrò avere l’assegnazione definitiva di un alloggio e non ci sarà più lo spettro di un container per me e i miei figli”.
