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Ladispoli, ladro acrobata sui tubi del gas, doppio colpo in centro: poi si taglia barba e capelli per sfuggire al controllo

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Roma

Prima il doppio colpo in centro (uno riuscito, l’altro solo tentato), poi il tentativo di sfuggire ai controlli cambiando radicalmente look temendo che qualcuno potesse riconoscerlo. E’ questo quanto accaduto nei giorni scorsi sul litorale romano, a Ladispoli, dove la Polizia è riuscita a fermare un uomo sospettato di aver preso di mira alcune abitazioni del centro. 

Un topo d’appartamento peraltro anche acrobata considerando che durante una delle sue “incursioni” nelle case sarebbe stato visto mentre si arrampicava sui tubi del gas; per questo l’uomo, stando a quanto si apprende, aveva deciso di tagliarsi capelli e barba proprio per non farsi individuare. Ma andiamo con ordine. 

Polizia Ladispoli
Una volante della Polizia a Ladispoli – ilcorrieredellacitta.com

Furti in appartamento a Ladispoli, fermato ladro seriale

Due furti in casa in pochi giorni, questo lo scenario ricostruito dalla Polizia di Stato al termine di una serrata indagine. Gli agenti hanno così sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 34enne di origini romene, accusato di essersi introdotto nelle case per ripulirle. E a nulla è valso il tentativo di radersi barba e capelli per non essere riconosciuto.

Il primo dei 2 fatti, avvenuti entrambi in pieno giorno nel centro di Ladispoli, è accaduto al secondo piano di un appartamento della cittadina balneare, dove il sospettato è stato visto arrampicarsi sui tubi del gas posti esternamente alla palazzina ed entrare da una finestra. L’appartamento teatro del secondo crimine si trovava invece al piano terra ma, in questo caso, il ladro non è riuscito ad entrare all’interno. Gli investigatori del commissariato Ladispoli, allora, che stavano già lavorando su alcune segnalazioni simili, hanno acquisito una serie di testimonianze, nonché le immagini dei sistemi di videosorveglianza degli appartamenti. Riuscendo infine a chiudere il cerchio. 

Fermato nei Giardini di Via Odescalchi

Determinante, c’è da dire, è stato anche il rapporto di fiducia e di collaborazione che si è instaurato fra le varie parti coinvolte nei furti e la Polizia di Stato, grazie al quale alcuni poliziotti, che erano liberi dal servizio, si sono precipitati nei giardini di via Odescalchi in seguito alla segnalazione della presenza di un ragazzo somigliante a quello che alcuni residenti avevano visto arrampicarsi proprio pochi giorni prima sui tubi del gas. Gli agenti, che avevano già studiato il volto del sospetto, nonostante il cambio di aspetto lo hanno riconosciuto – anche grazie ai tatuaggi – e fermato. L’uomo dovrà anche rispondere – separatamente – per aver minacciato di morte i poliziotti che lo stavano arrestando.

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