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Ladispoli, le chat del pusher con gli ordini della droga: «Polline e gelato». E la Polizia va all’appuntamento col “corriere”

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Smartphone WiFi Calling

Aveva organizzato tutto il suo giro di affari con app di messaggistica istantanea, meno note magari di WhatsApp ma comunque utili al suo “lavoro”, per scambiarsi in tempo reale ordini e appuntamenti di consegna. Solo che ad essere comprata e venduta era la droga. Ed è per questo che un giovane di Ladispoli è stato arrestato, insieme ad un altro coetaneo, a Ladispoli.

Non si ferma all’alt e prova a scappare

La scoperta è stata fatta ieri quando intorno alle 18.00 gli agenti hanno intimato l’alt al ragazzo che stava percorrendo in bici Via Benedetto Croce. Il giovane, classe 1999, ha provato però a fuggire imboccando peraltro contromano la rotonda di Piazza Matteotti. Raggiunto, ha tentato l’ultima carta a sua disposizione, quella della fuga a piedi, entrando nel cortile di un condominio. Ed è proprio qui che, nonostante la sua resistenza, è stato definitivamente fermato.

Le chat del pusher

Una volta portato in commissariato, e controllando il suo cellulare, è stato possibile ricostruire l’attività del pusher. Sullo smartphone è spuntata infatti un’app di messaggistica con la quale il 23enne gestiva i suoi “affari”. Nelle chat i riferimenti, in gergo, ai quantitativi richiesti come la domanda di “1h di polline”, “50g di cali” o ancora “[…] di cui gelato”. A seguire altri contatti – saltati fuori da una seconda app che peraltro cancella in automatico i messaggi – con richieste e risposte circa i tempi di consegna. Ma è un messaggio in particolare che cattura l’attenzione degli agenti. 

La consegna della droga è imminente, la Polizia va al luogo dell’incontro

In una delle chat analizzate c’è infatti anche un orario e un luogo per un’imminente consegna da un presunto fornitore dello stupefacente. La Polizia decide dunque di organizzare tempestivamente un appostamento. Qui, effettivamente, arriva un veicolo e in quello stesso istante la persona alla guida, ignara di quanto stesse accadendo, invia un messaggio nella chat sotto osservazione per confermare il suo arrivo. Inevitabile, a quel punto, il fermo.

La Polizia controlla così l’uomo, un giovane di 22 anni di Roma, trovandolo in possesso di alcuni quantitativi di stupefacente nonché la somma di oltre 1.500 euro. Ritrovamenti analoghi saranno fatti poi nelle abitazioni a loro riconducibili durante le perquisizioni disposte a seguito dei fatti. Tutto il materiale è finito sotto sequestro mentre i due soggetti sono invece finiti in arresto.  

 

 

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