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Caso Soumahoro, sequestrati 650mila euro alla cooperativa Karibu. Interdetta Liliane Murekatete, sua mamma e il fratellastro

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liliane murakatete

Continua a ingigantirsi lo scandalo intorno al parlamentare Aboubakar Soumahoro. In queste ore, infatti, la compagna Liliane Murekatete è stata raggiunta dalle misura interdittiva del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche per un anno. Una notifica che ha toccato tutto il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Karibu, gestita dalla madre Marie Therese Mukamitsindo.

Interdetta la compagna del parlamentare Aboubakar Soumahoro

Oggi, a Liliane Muraketete è contestato, insieme alla madre Marie Therese Mukamitsindo e il fratellastro Michel Rukundo, che “al fine di evadere l’imposta sui redditi e sul valore aggiunto, dall’aprile 2018 a oggi, indicavano, o comunque omettevano di vigilare, elementi passivi fittizi relativi all’anno di imposta 2019, utilizzando le fatture relative a operazioni inesistenti emesse dall’associazione di promozione sociale ‘Jambo Africa’, per un imponibile complessivo di 55.701 euro, con Ires dovuta ed evasa pari a complessivi 13.368 euro”.

L’avvocato Lorenzo Borrè, attuale avvocato di Liliane Muraketete, replica alle accuse: “La signora Murekatete si dichiara assolutamente estranea rispetto ai fatti contestabile, che peraltro riguardano un presunto danno erariale di 13mila euro, e siamo certi che a breve, anzi a brevissimo, verrà fatta chiarezza e dimostrata la totale innocenza della mia assistita”. E’ stato disposto inoltre il sequestro preventivo a fini della confisca, anche per equivalente, del profitto del reato, sino alla concorrenza di 639.455 euro nei confronti di un indagato e di 13.368 euro nei confronti di altre due persone indagate. I provvedimenti sono stati adottati dal gip con riferimento a reati tributari, relativi all’emissione e all’impiego di fatture per operazioni inesistenti, per gli anni di imposta dal 2015 al 2019.

Le ordinanze restrittive per il caso Soumahoro

L’indagine in oggetto ed il correlato procedimento penale ricostruiscono un collaudato sistema fraudolento fondato sull’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti e altri costi inesistenti adoperati dalla Karibu nelle dichiarazioni relative agli anni 2015, 2016, 2017, 2018, e 2019 non solo con la specifica finalità evasiva inserendo in dichiarazione costi non deducibili ma altresì per giustificare in sede di rendicontazione la richiesta di finanziamenti alla Direzione Centrale del ‘sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati’, scrive il gip di Latina Giuseppe Molfese nell’ordinanza, dove si afferma anche che Marie Therese Mukamatsindo, e i figli Michel Rukundo e Liliane Murekatete, ‘’hanno mostrato elevata spregiudicatezza criminale nell’attuare un programma delinquenziale, a gestione familiare, protratto nel tempo e rivestendo le qualifiche societarie documentate in atti’’.

“Grazie al fraudolento sistema contabile, operato con enti interposti, sostanzialmente dipendenti dalla Karibu, si è arrivati a portare in deduzione costi mai effettivamente sostenuti (relativi a prestazioni inesistenti) – si legge – beneficiando di finanziamenti pubblici, distratti dalle finalità preposte (d’altra parte, le relazioni ispettive e le dichiarazioni testimoniali hanno documentato la scarsa qualità dei servizi erogati ai migranti nell’ambito dei progetti assegnati). Come correttamente prospettato dal Pubblico Ministero, le attuali cariche societarie ricoperte nella cooperativa Karibu e nel consorzio AID, non solo evidenziano il rischio di reiterazione di nuovi reati ma, altresì agevolano l’inquinamento probatorio di ulteriori elementi di indagine oggetto di possibile acquisizione’’.

“D’altra parte, le misure interdittive temporanee applicate per la durata massima di un anno, svolgeranno funzione preventiva, scongiurando non solo la prosecuzione delle condotte illecite nelle cariche societarie ad oggi ricoperte ma, altresì l’eventuale ulteriore attività mediante altri enti di nuova costituzione. Se infatti, indubbiamente Maria Terese Mukamitsindo ha svolto e svolge un ruolo centrale nella dinamica delittuosa, anche i figli Michel e Liliane – sottolinea il gip – hanno offerto consapevole e attiva partecipazione al meccanismo fraudolento prospettato’’.

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