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‘Donne: una Rete per uscire dalla violenza’: oggi l’incontro a Latina

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E’ in corso in queste ore un importantissimo e delicato convegno sulla “Violenza di Genere”. Un convegno che ha lo scopo, non solo di illustrare il lavoro svolto dalle istituzioni, dalle forze dell’ordine e dal personale sanitario contro le violenze sulle persone più fragili – che siano donne o bambini -, ma ha soprattutto lo scopo di portare le vittime di violenza ad acquisire sicurezze e fiducia nelle autorità, per denunciare gli episodi subiti e uscire dall’incubo.

“Donne: una Rete per uscire dalla violenza”

L’incontro, intitolato “Donne: una Rete per uscire dalla violenza“si svolge presso la Curia Vescovile di Latina. Al convegno, moderato dalla Dott.ssa Roberta Sottoriva, sono presenti importanti esponenti della lotta alla violenza di genera nel territorio di Latina come:

  • il Colonnello Lorenzo D’Aloia, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Latina;
  • il Tenente Monica Loforese, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Latina;
  • il Prefetto di Latina, Maurizio Falco;
  • il Procuratore Aggiunto della Procura di Latina, Carlo La Speranza;
  • Monsignor Mariano Crociata, Vescovo di Latina;
  • la Dottoressa Rita Dal Piaz, Direttrice UOC del Pronto Soccorso del S.M. Goretti di Latina;
  • la Presidentessa Soroptimist International d’Italia – Club di Latina, Celina Mattei;
  • la Prof.ssa Marina Santoro, docente di Filosofia del Liceo E. Majorana di Latina;
  • la Dottoressa Martina Taglione, Sotituto Procuratore di Latina;
  • l’Assessora ai Servizi Sociali e Pari Opportunità Francesca Pierleoni;
  • la Dottoressa Francesca Innocenti, Presidentessa dell’associazione Centro Donna LILITH di Latina;
  • la Dottoressa Giorgia Ortu La Barbera, Psicologa e consigliera di fiducia dell’università La Sapienza.

Gli interventi dei partecipanti

E’ possibile seguire la diretta o lo streaming del convegno sul sito ufficiale di Laziotv

La violenza di genere si nasconde subdolamente

Sono davvero forti e incoraggianti gli interventi e i messaggi lanciati dai relatori del convegno. Tra questi è intervenuto Carlo La Speranza, Procuratore Aggiunto di Latina, che ha invitato tutti a non sottovalutare “la violenza di genere, perché è un fenomeno subdolo che si nasconde anche nelle famiglie apparentemente per bene. Un minore o una donna vittime di violenza non deve mai più essere lasciata sola”. Anche dopo la denuncia delle vittime e l’intervento delle autorità “bisognerà garantire che l’abitazione sia diventata un luogo sicuro, per non farla ricadere nelle violenze”

Le donne sono fiori che non possono essere calpestati

Molto importante anche l’intervento della Professoressa Marina Santoro, docente al Liceo Ettore Majorana. La prof ha spiegato che “la scuola è il primo luogo in cui si viene a conoscenza di situazioni familiari difficili o di relazioni pericolose tra gli alunni”. Per questo “uno degli obbiettivi della scuola è la sostenibilità e la disciplina trasversale che non trascura l’emergenza della violenza di genere. I docenti con le attività, non solo scolastiche, ma anche con sportelli di ascolto e varie attività extrascolastiche, creano un collegamento stretto con gli studenti. Il ruolo della scuola è quello di scardinare il sistema finora adottato, in cui ci sono ruoli diversi tra uomini e donne, e in cui – spesso – si tende a giustificare i carnefici e incolpare le vittime di violenza. La scuola deve aiutare gli studenti ad indossare gli occhiali della intercambiabilità dei ruoli, che ci portano a vedere una società unita e non più spaccata tra uomini e donne. La scuola deve essere il primo tassello di questa Rete Antiviolenza che celebriamo oggi”.
La professoressa ha poi ricordato che spesso le donne sono paragonate ai fiori, per la loro bellezza e delicatezza, aggiungendo una considerazione molto profonda: A che cosa serve essere un fiore se qualcuno lo calpesta? Essere un fiore è una grande responsabilità.

L’importanza del confidarsi con sincerità

E’ poi intervenuta la Dottoressa Rita Dal Piaz, Direttrice UOC del Pronto Soccorso del S.M. Goretti di Latina. La dottoressa ha mostrato la Stanza Rosa, una stanza molto diversa dalle classiche ospedaliere. Questa stanza, molto riservata e nascosta nell’Ospedale Goretti di Latina, serve ad accogliere le vittime di violenza mentre le autorità svolgono il loro lavoro di indagine, affinché queste possano al più presto tornare a riappropriarsi della loro vita. La dottoressa si è poi rivolta alle giovani donne all’ascolto invitandole a non avere “paura di confidare le cose che accadono a chi vi conosce, dalle violenze verbali a quelle fisiche. L’amore non passa attraverso la violenza o la prepotenza, e non si basa sulla gelosia. Sono fiduciosa che i ragazzi di oggi – conclude la dott.ssa Dal Piaz – siano degli uomini del futuro migliori”.

La vostra vita e le vostre scelte vi appartengono

Sono stati davvero tanti e molto incisivi gli interventi del convegno “Donne: una Rete per uscire dalla violenza”, ma vogliamo concludere con un invito particolarmente deciso lanciato dalla Dottoressa Martina Taglione Sostituto Procuratore di Latina: “Mi rivolgo alle giovani donne: Non credete al cliché che voi siete destinare a diventare qualcosa di meno importante di un uomo. Tutto ciò che deciderete di fare dovrà essere frutto di una vostra scelta e non di un compromesso“.

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