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La banda che truffava gli anziani con i finti incidenti: ‘Paga e non ti aumenta la polizza’

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Carabinieri

Un quintetto composto da quattro uomini e una donna, per mettere a segno truffe ai danni di anziani. Sono stati i Carabinieri al termine di articolata attività di indagine a risalire agli autori di raggiri a persone anziane. Una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alle truffe che ha portato a deferire i cinque componenti dell’organizzazione alla Procura della Repubblica di Latina.

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Un’associazione per le truffe agli anziani – foto repertorio – Ilcorrieredellacittà.com

Gli incidenti stradali simulati

 Il sodalizio, composto di una parte di un nucleo familiare rom di origine campana, è stato attenzionato dalla primavera del 2022, quando nella provincia pontina sono stati segnalati, alle forze dell’ordine, diversi sinistri stradali risultati poi simulati allo scopo di truffare ignari automobilisti.

Il modus operandi utilizzato dal gruppo, che si avvaleva di autovetture noleggiate in Campania, era quello tipico della “truffa dello specchietto”, portata a termine individuando anziani soli alla guida e ponendo in essere un finto incidente con responsabilità del povero malcapitato.

La richiesta di denaro per non far aumentare la polizza

Con raggiro, avvalendosi di artifizi collaudati, riuscivano a convincere l’automobilista della bontà della loro richiesta di denaro, utile ad evitare un esorbitante aumento della polizza assicurativa e a evitare l’intervento delle forze dell’ordine. Per farlo erano loro stessi a fingere telefonate alle forze dell’ordine, per richiedere un eventuale intervento sul luogo del sinistro, telefonando di fatto ad un loro complice che consigliava puntualmente un accordo bonario per evitare pesanti contravvenzioni.

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I Carabinieri intervengono per le truffe ad anziani – foto repertorio – ilcorrieredellacitta.com

Le indagini dei carabinieri

La precisa e puntuale ricostruzione delle dinamiche, la individuazione delle autovetture, degli autori e dei compiti, ha caratterizzato la meticolosa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina, che ha potuto richiedere la misura cautelare degli arresti domiciliari per tre degli autori, ritenuti più attivi e pericolosi. Con tali presupposti il G.I.P. presso il Tribunale di Latina ha riconosciuto valide le motivazioni emettendo il provvedimento eseguito dai Carabinieri, deferendo in stato di libertà i restanti due complici dell’associazione

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