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Fingono la residenza italiana per avere il reddito di cittadinanza: beccate 4 straniere, dovranno restituire 30 mila euro

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Ancora una donna anziana vittima di una rapina. Prima la distraggono e poi la derubano, arrestato 34enne dai Carabinieri.

Sono state denunciate per “Indebita percezione del reddito di cittadinanza”.  Sono 4  le donne di età compresa fra i 32 e i 54 anni, di origini straniere e residenti a Sezze, deferite in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Sezze congiuntamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Latina, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria finalizzata a contrastare efficacemente il fenomeno.

Le indagini dei Carabinieri

In particolare, i militari dell’Arma dei Carabinieri, dopo accurate verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli forniti dal Comune di residenza, individuavano elementi che consentivano di ritenere che le donne fornendo dichiarazioni relative ad una residenza in Italia da 10 anni, che appare non veritiera, avevano nel tempo percepito il sussidio senza che ve ne fossero le condizioni.

Dovranno restituire le somme percepite

Gli esiti dei controlli venivano comunicati all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’interruzione dell’elargizione del beneficio e il recupero  delle somme indebitamente percepite per un totale di 29.488,77  Euro. Ma  continueranno i monitoraggi dei Carabinieri finalizzati a contrastare efficacemente gli abusi, registrati nel corso del tempo, da parte di soggetti che non versano nelle condizioni giustificatrici del percepimento del reddito di cittadinanza e che con la loro condotta non solo commettono reato, ma sviliscono la ratio dell’istituto giuridico del beneficio.

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