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U.S. Latina, Daniele Paponi: “Si lavora per cercare la giusta intesa e questo è molto positivo”

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Foto: U.S. Latina

Daniele Paponi ha parlato a ruota libera, con la tranquillità che lo contraddistingue, sia della stagione scorsa conclusa con una salvezza che l’ha visto protagonista, sia e soprattutto del nuovo campionato

Nato ad Ancora nel 1988, di professione fa l’attaccante. Per Daniele Paponi quella appena iniziata sarà la seconda stagione in maglia nerazzurra: l’umiltà è una delle sue caratteristiche principali, alle luci dei riflettori preferisce gli allenamenti sul campo. Nella quiete di Castel di Sangro Paponi ha parlato a ruota libera, con la tranquillità che lo contraddistingue, sia della stagione scorsa conclusa con una salvezza che l’ha visto protagonista, sia del nuovo campionato che dovrà essere “Sicuramente meno sofferto di quello passato perché abbiamo tutto per far bene”.

In questi primi 10 giorni di ritiro ti sei allenato al massimo, le prime 2 amichevoli (senza esagerare considerando comunque il valore dell’avversario) ti hanno visto andare in gol. Soltanto l’impressione, o stai davvero bene?

“Stare bene adesso è un parolone perché i carichi di lavoro sono tanti e pesanti. In questo periodo bisogna lavorare molto con l’obiettivo di arrivare pronti all’inizio della stagione ufficiale. A livello di squadra stiamo cercando la giusta intesa e questo è molto positivo”

Lo scorso anno sei arrivato a mercato in corso, saltando la preparazione iniziale. Ora sei partito dall’inizio con i tuoi compagni: quali sono le tue sensazioni dopo 10 giorni di ritiro?

“Le sensazioni sono più che positive ma preferisco non andare oltre, meglio non sbilanciarmi adesso visto che c’è ancora molto da lavorare”

Il nuovo campionato, in un certo senso, lo aspettiamo tutti come quello del riscatto dopo la travagliata stagione scorsa conclusa con la salvezza all’ultima giornata. Secondo te quali sono i valori più importanti di questo gruppo? Cosa si deve aspettare il tifoso nerazzurro?

“Più che di riscatto dovrà essere una stagione di crescita per tutti noi: gli errori commessi andranno evitati. Faremo il possibile per non soffrire e non far soffrire i tifosi come l’anno scorso: a loro chiedo di continuare a starci vicino, sempre, nel bene e nel male così come hanno fatto in passato. Per far bene abbiamo bisogno di un ambiente sereno e positivo, ovvero della situazione ideale per lavorare”

Senza girarci intorno, è giusto dire che sei stato decisivo per la salvezza: gol con Vicenza e assist a Pescara. Quanto la senti tua?

“La salvezza è stata di tutti. Io decisivo? No, decisivi sono stati i compagni a farmi sentire sempre parte del gruppo e grazie a loro ho impiegato poco per entrare nei meccanismi di squadra. Io, da parte mia, sono stato bravo a non mollare mai e farmi trovare pronto”

Gol e assist a parte, però, la gente di Latina ti ha apprezzato per la generosità che metti in campo e per il tuo modo di lottare, rispecchiandosi in te. Avverti di essere diventato un beniamino delle gente pontina?

“Sono contentissimo che la gente di Latina mi voglia bene ed è un piacere immenso, farò di tutto affinché questo rapporto continui. Non mi sento assolutamente un beniamino della tifoseria, ho voglia di lavorare tanto per far crescere la stima nei miei confronti”

Preferisci giocare punta centrale di un tridente o come centravanti di un attacco a due?

“Preferisco giocare con due punte, ma nella mia carriera in avanti ho fatto tutto quindi non ho nessun problema ad adattarmi”

Se fossi un procuratore, o comunque un uomo di calcio, cosa diresti (in merito alle tue qualità) ad un presidente che non ti conosce per convincerlo ad acquistare Paponi?

“Proporrei alla società di fare una scommessa sul giocatore”

Pregi e difetti di Paponi calciatore?

“Pregi se ci sono non spetta a me citarli. Il mio difetto più grande è che sono troppo altruista, preferisco far segnare un mio compagno che andare in rete io e questa è una cosa che in carriera mi ha sempre penalizzato”

A Latina ti sei ambientato bene, come ti trovi?

“A Latina io e la mia famiglia ci siamo trovati subito benissimo, la gente è cordiale e disponibile. Mia moglie è innamorata della città e i miei figli hanno già un sacco di amici, non potrei chiedere di meglio”

Aspettative per la nuova stagione a livello personale e di squadra?

“Una sola aspettativa: cercare di non soffrire come l’anno scorso. Questa è l’unica cosa che mi interessa”

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