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Nettuno, giro di fatture false per frodare il fisco: sequestro milionario

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Un complesso e vasto giro di vendita di prodotti medici che però esistevano solo sulla carta, messo in piedi solo per truffare il fisco, con base a Nettuno. E a scoprirlo proprio i finanzieri della Compagnia di Nettuno, a seguito di un’indagine molto complessa, avviata nel 2020. E adesso, a conclusione del procedimento, che già lo scorso anno ad agosto ha visto le Fiamme Gialle fermare 9 persone e posto in essere sequestri per un valore pari a 3 milioni di euroecco che arrivano nuovi sequestri.

Maxi sequestro

Beni mobili e immobili, oltre a disponibilità finanziarie, sono stati infatti stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma – in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nell’ambito di indagini su un’articolata frode fiscale diffusa in tutto il territorio nazionale.

Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno avevano preso le mosse nei mersi scorsi da una società appunto di Nettuno, formalmente attiva nel commercio di articoli medicali – risultata essere una “cartiera”, in quanto priva di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze – che veniva fittiziamente interposta negli acquisti di merce da paesi dell’Unione Europea da parte di imprese nazionali, assumendosi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario.  

Da Nettuno al resto d’Italia e d’Europa

Gli accertamenti si erano poi estesi “a macchia d’olio”, appurando il coinvolgimento di altre società italiane, con sede a Caserta, Napoli, Nettuno, Perugia, Pisa, Tropea e Varese, che avrebbero conseguito un consistente risparmio dell’IVA, grazie all’interposizione (cartolare) della società nettunese, negli acquisti di merci da soggetti economici operanti in Lettonia, Lituania e Regno Unito. Tra i destinatari delle fatture false un imprenditore della provincia di Varese, che avrebbe evaso imposte per quasi 2,5 milioni di euro. L’uomo è indagato per l’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.

Gli elementi raccolti dai militari hanno consentito alla Procura della Repubblica di ottenere dal G.I.P. l’emissione del decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche “per equivalente” del valore corrispondente alle imposte evase che ha riguardato sette immobili fra case e locali commerciali ubicati nella provincia di Varese, nonché i saldi attivi di conti correnti bancari e di polizze assicurative per quasi 700.000 euro.

Trovati soldi 60 orologi di lusso

Durante le indagini i finanzieri avevano scoperto che l’azienda nettunense – che pubblicizzava sul proprio sito internet una consolidata esperienza nel settore della commercializzazione di dispositivi medicali pur essendo priva di una sede effettiva, dei mezzi e del personale necessari allo svolgimento dell’attività – in pochi mesi, aveva emesso fatture per oltre 15 milioni di euro senza adempiere ad alcun obbligo fiscale.

Durante le perquisizioni presso le sedi delle società e presso l’abitazione dell’imprenditore è stato rinvenuto denaro contante per circa 17 mila euro e 60 orologi di lusso tra Rolex, Audemars Piquet, Cartier, Omega, Panerai, Breitling, IWC e altri. Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.

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