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Nettuno, la richiesta di aiuto di una residente di Sandalo di Ponente

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una residente di Sandalo di Ponente a Nettuno, disperata dal degrado del suo quartiere:

“Buongiorno, ho deciso di scrivere in quanto in una zona facente parte del comune di Nettuno provincia di Roma e nello specifico Sandalo di Ponente, si vive quotidianamente una situazione di degrado, sporcizia e paura, praticamente ti senti ospite nel tuo paese, vedo quotidianamente gettare rifiuti in mezzo alla strada per poi dare fuoco, schiamazzi, grida e corse con la macchina, senza poter intervenire nè tanto meno chiamare le autorità in quanto la zona residenziale, così detta dal costruttore al momento dell’acquisto, è stata quasi totalmente occupata da persone senza scrupoli né pregiudizi, sembrano essere nomadi. Non ci sono servizi di nessun genere, ed i pochi negozi hanno chiuso tutti. Parlo nello specifico del mio caso, ho acquistato regolarmente casa nell’anno 2008 pagandola 208.000.00 euro, ad oggi dopo la dichiarazione di fallimento da parte del costruttore la maggior parte delle case viene venduta all’asta a partire da 39.000,00 e le restanti occupate senza permesso da queste persone ribadisco prive di scrupoli, abbiamo paura di uscire di casa, paura di ritorsioni da parte di queste persone, la sporcizia ed il degrado sono arrivati a livelli davvero vergognosi, non è stata introdotta alcuna opera urbanistica e siamo ancora senza illuminazione… siamo costretti a sottostare in silenzio per paura del peggio, sembra una zona fantasma, sembra di vivere in un campo nomadi.. ripetutamente vengono staccati i contatori dell’energia elettrica piuttosto che quelli dell’acqua. A pochi metri dalla mia abitazione vi è un palazzo esploso a seguito di una fuga di gas, abbandonato così producendo ulteriore degrado e sporcizia… abbiamo paura di denunciare ma smuovendo qualcuno o semplicemente facendo vedere si possa trovare una soluzione a questa disagiosa ed imbarazzante quotidianità. Il comune non si fa carico di questa situazione più volte segnalata, non  so davvero a chi rivolgermi.”

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