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CasaPound Italia, chiudere il centro d’accoglienza all’Infernetto

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La linea di CasaPound Italia è chiara da anni sul centro d’accoglienza all’Infernetto: “chiusura immediata!”.

Non è un mistero che il movimento di Simone Di Stefano intervenga da diversi anni sulla struttura di via Salorno, passata alle cronache molto spesso per i disagi provocati dai migranti ospiti di questa realtà e gli scandali di chi gestisce quest’attività.

Noti sono i numerosi casi di violenza di cui si sono resi protagonisti gli immigrati provenienti dal centro d’accoglienza dell’Infernetto, con violente risse tra i vari gruppi etnici lì presenti e numerosi crimini perpetrati nell’entroterra del Municipio X di Roma Capitale: furti in villa e appartamenti fanno da contorno a diversi episodi o violenza perpetrati sul territorio lidense, tutto ciò ai danni dei cittadini che vivono questi quartieri.

Ultimo caso è la tentata rapina di venerdì pomeriggio in una villa di viale Saverio Francesco Altamura ad Acilia, dove solo la presenza della famiglia nell’abitazione ha sventato la rapina. A rendersi protagonista del tentato furto è un migrante proveniente dal centro d’accoglienza di via Salorno, riconosciuto dagli accertamenti del comando locale dei Carabinieri. 

Sulla questione ha risposto pacato il consigliere Luca Marsella, quest’oggi nuovamente presente al centro di via Salorno per un sopralluogo: “Un immigrato di un centro d’accoglienza dell’Infernetto, quartiere della periferia di Roma, tenta di entrare in casa di una famiglia in pieno giorno. Per fortuna madre e figlia non erano sole perché il marito era rientrato prima dal lavoro ed è riuscito a mettere in fuga lo straniero, poi denunciato ma a piede libero. Da anni chiediamo la chiusura di questo centro profughi ed oggi ho portato un documento in consiglio.

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