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Ostia: mamma coraggiosa fa arrestare due reggenti del Clan Spada per salvare i figli

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«Grazie al coraggio di una mamma, sono stati arrestati due reggenti del clan Spada ad Ostia. Serve un potente intervento dell’amministrazione per accendere le luci li dove c’è ancora troppo buio. Servono servizi sociali e progetti da avviare rapidamente per togliere terreno fertile alla criminalità organizzata. Basta spot, è ora di rimboccarsi le maniche.
 
L’arresto ad Ostia di due reggenti del clan Spada, figli di Armando Spada, deve farci riflettere. Innanzitutto va detto chiaro e forte che la mafia ad Ostia è tutt’altro che sconfitta anzi, con la crisi sociale aggravata dall’epidemia di coronavirus, la criminalità organizzata è più forte che mai. Serve tornare a parlare di mafia ad Ostia, serve tornare a confrontarci su questo tema perché troppo spesso è finito sotto il tappeto come la polvere.
 
Abbiamo assistito a spari in pieno giorno, per di più durante il lockdown, così come a fuochi d’artificio utilizzati come fraseggio fra “famiglie”, tutti fenomeni che avrebbero dovuto far drizzare le antenne delle Istituzioni. Invece, spenti i riflettori, le Istituzioni hanno considerato la mafia del litorale come fosse un caso archiviato, al massimo da delegare a forze dell’ordine e magistratura. E invece no, non si può delegare la lotta alla mafia alle sole forze dell’ordine e alla magistratura, tutti devono fare la loro parte, Istituzioni locali e cittadine in testa. La presenza delle Istituzioni, la scelta di fare investimenti mirati in quei quartieri controllati dai clan, può segnare la differenza.
 
Qualche giorno fa, grazie al coraggio di una mamma, sono stati arrestati due reggenti del clan Spada ad Ostia che avevano bullizzato un’intera famiglia. Violenze, minacce, abusi, erano gli strumenti utilizzati dai fratelli Spada per tenere in pugno dei ragazzi di Ostia al fine di costringerli a portare soldi al Clan. Innanzitutto quella mamma che ha denunciato, così come i suoi figli brutalizzati dagli Spada, non possono e non devono essere lasciati soli. Serve un impegno potente di Roma Capitale e del Municipio X, uno spiegamento di risorse e progetti senza precedenti per quei quartieri. Servono segnali importanti a partire dal sostegno forte a quella mamma che ha deciso di ribellarsi alle vessazioni criminali. Le Istituzioni devono tornare ad accogliere ed ascoltare, è necessario riaffermare la presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni. Servono investimenti importanti nei servizi sociali e nelle infrastrutture, soprattutto scolastiche e adibite alla socialità così come alle attività culturali, proprio in quelle aree della città dove la criminalità ha fatto terra bruciata. Basta spot, serve rimboccarsi le maniche sul serio per iniziare a mettere in campo progetti veri e investimenti seri. Non basta uno stornello per fermare gli Spada, la vicenda di queste ore ce lo dimostra in tutta la sua crudezza. Per questo torniamo a ripetere con forza che nel nostro Municipio è assolutamente necessaria l’istituzione di un Osservatorio antimafia presieduto da una persona di alto profilo istituzionale. E’ necessario accendere luci lì dove qualcuno vuole solamente il buio».
 
Lo dichiara in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.
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