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Ostia, proroga delle concessioni balneari, i Giovani Democratici criticano i vertici PD

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Alla fine, dopo la pesante sentenza della Corte di Giustizia Europea, che una settimana fa aveva dichiarato illegittime tutte le concessioni delle spiagge italiane senza gara, ieri il governo ha posto un rimedio temporaneo con il decreto Enti Locali.

Proprio come segnalavamo dalle nostre pagine il Partito Democratico (l’emendamento in questione, inserito nella legge, è dell’on. dem Antonio Misani) ha scelto di prorogare le concessioni in attesa di una riforma globale, il cui iter dovrebbe cominciare in autunno.

Ad Ostia, però, dopo le recenti tensioni tra imprenditori balneari e loro critici (che li definiscono una lobby) oggi i Giovani Democratici, base giovanile del PD, criticano l’operato dei vertici.

A seguito della sentenza della corte di Giustizia europea che dichiarava l’incompatibilità con la normativa europea della proroga delle concessioni demaniali prevista dal nostro ordinamento- sostengono in una nota– eravamo in attesa di una presa di posizione del Parlamento volta a colmare (almeno provvisoriamente) il vuoto normativo così creatosi”

Poi bacchettano il governo: “Ieri, con l’approvazione del decreto Enti locali, si è provveduto a rimediare con una nuova proroga delle concessioni medesime. Questo provvedimento, oltre ad aggirare e deridere la decisione della Corte di Giustizia europea, segnala con chiarezza quanto il nostro partito non abbia ancora compreso la lezione impartita dalle urne (le ultime elezioni amministrative di giugno n.d.r). Ancora una volta abbiamo scelto di tutelare i legittimi interessi delle élite imprenditoriali balneari, ignorando l’altrettanto legittimo interesse dei cittadini ad usufruire di servizi balneari erogati da soggetti vincitori di bando pubblico. Appoggeremo direttamente qualsiasi ricorso che i cittadini e le associazioni vorranno promuovere per annullare anche questa nuova disposizione”

Ci tengono, però, a distanziarsi nuovamente dalle proposte del M5S. “Non più rassicurante- continuano– l’emendamento alternativo presentato dai 5 stelle che propongono l’immediata messa a bando delle concessioni, senza comprendere che non esistendo regole chiare, né soggetti motivati a partecipare alla gara, questo comporterebbe la probabile vittoria degli attuali gestori che consoliderebbero così il loro impero economico”.

E infine concludono: “Le amministrazioni hanno bisogno di un lasso di tempo necessario ad individuare gli abusi e a riprogettare l’aspetto che dovrà avere il litorale; solo a questo punto ci saranno le condizioni necessarie per la messa a bando delle concessioni, con regole e obiettivi certi a disposizione della collettività. Ci aspettiamo questo dalla riforma annunciata dal governo, in tempi rapidi”.

Chissà se questo piccolo attacco al governo e ai big del Partito creerà disagio nel rapporto tra base e vertici, ma di sicuro dimostra che anche tra le nuove leve i giudizi critici negativi non mancano.

 

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