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Ostia, scontro tra PD e Casapound sulle spiagge libere

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Scontro tra Partito Democratico e Casapound sulle spiagge libere di Ostia. Il partito di estrema destra ha infatti criticato i dem per il sit-in di protesta organizzato dal PD contro l’abbattimento dei chioschi.

Sit-in del PD contro la chiusura dei chioschi

L’amministrazione del Movimento 5 Stelle ha iniziato ieri l’abbattimento dei chioschi sulle spiagge libere di Ostia, criticati dai pentastellati perché abusivi e legati alle vicende dei clan criminali del litorale. Contro la decisione il Partito Democratico ha organizzato un sit-in questa mattina presso l’ex spiaggia Amanusa, protestando contro l’idea di spiaggia che hanno i grillini. “L’estate a 5 Stelle sarà un’estate senza servizi sulle spiagge libere. Dietro queste scelte esiste una precisa volontà politica: quella di obbligare le famiglie romane a recarsi agli stabilimenti, tutelando e rafforzando un potere economico, quello dei balneari, che ha reso il mare una proprietà privata”.

Chiaraluce (CPI): “spiaggia simbolo della mala gestione del PD”

La protesta del PD è stata presa di mira da Casapound, che ha affidato a Carlotta Chiaraluce, coordinatrice nel X Municipio, la replica. “Troviamo fuori luogo il sit-in improvvisato dal PD questa mattina di fronte all’ex spiaggia Amanusa, una spiaggia che il PD aveva ribattezzato “della legalità” e dato in gestione a UISP e Libera. Peccato che queste associazioni la gestissero compiendo abusi, e dopo la denuncia di CasaPound di due anni fa furono costretti a riconsegnare la spiaggia”. Insomma, la destra non accetta l’ipocrisia dei dem sulla vicenda e dà vita a uno scontro tutto interno alle opposizioni. “Il sit-in è inaccettabile: questa spiaggia è stata il simbolo della mala gestione del PD in questo Municipio”, conclude Chiaraluce. 

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