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Elezioni Pomezia 2018, Fucci a carte scoperte: ecco la lista civica per contrastare i grillini

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Fabio Fucci, attuale Sindaco di Pomezia, scopre (finalmente) le sue carte. Dopo la separazione dal Movimento 5 Stelle è arrivato il momento di parlare apertamente alla cittadinanza alla quale tra poco chiederà di essere riconfermato alla guida della città; ma l’occasione non sarà sabato prossimo: il primo cittadino presenterà infatti la sua lista civica ma solo alla stampa.

La notizia è allora quella della nascita del comitato elettorale per Fabio Fucci Candidato Sindaco di Pomezia, in viale Manzoni 31. Durante l’appuntamento di sabato dunque – inizio previsto alle ore 10.30 – sarà presentato alla stampa il simbolo della lista civica che sosterrà la candidatura del primo cittadino uscente di Pomezia, che resterà poi a disposizione per domande e chiarimenti da parte dei giornalisti.

Non sappiamo se la decisione di presentare il suo nuovo schieramento sia stata anticipata o meno dalla presa visione dei risultati delle politiche e delle regionali; certo è che, forse, l’ex Sindaco pentestallato avrebbe preferito confrontarsi alle amministrative con un Movimento 5 Stelle attestato su numeri più “normali”, fisiologici direbbero gli esperti, e non contro un vero e proprio muro di quasi il 50% delle preferenze espresse dagli aventi diritto.

Inutile infatti girarci intorno: per adesso il principale competitor del Sindaco uscente è proprio il suo ex partito considerando un centrodestra sì in ripresa a Pomezia ma ancora distante (e per di più comunque unito in coalizione della quale bisognerà saggiare la tenuta localmente), e un centrosinistra in profonda crisi.

Già perché le recenti elezioni ci hanno restituito un’immagine di Pomezia completamente grillina (oltre il dato del voto alla camera del 48%, c’è quello del Senato 47.56% e delle Regionali 43.52%) con la quale inevitabilmente l’attuale Sindaco, al netto delle altre candidature, dovrà fare i conti; più indietro, come visto, il centrodestra unito – che supera il 30% con il voto alla camera, al senato e anche alle Regionali – e il PD insieme al centrosinistra, con questi ultimi che dovranno agire in fretta e rimboccarsi le maniche per recuperare uno svantaggio che oggi sembra insormontabile.

Una cosa va però detta: il voto locale, molto spesso, prescinde dagli scenari nazionali e soprattutto a Pomezia Fucci è stato abile in questi anni ad esaltare da un lato il suo lavoro e ad addolcire la ‘pillola’ ai cittadini sulle “grane” politiche dall’altro (pensiamo a Pratica di Mare, al vincolo, a Cogea o all’impianto di Via Vaccareccia, solo per fare qualche esempio). Oltre a questo molto incideranno le scelte politiche degli altri schieramenti se saranno cioè in grado di presentare alternative valide e credibili.

Ma tornando al duello M5S-Fucci non possiamo che riproporre allora il solito ritornello: a chi darà il merito (o i demeriti) l’elettore? Al Movimento o all’uomo che da lì è partito per poi proseguire la sua carriera politica da solo?

Per il momento, in attesa che la campagna elettorale entri nel vivo, riflettiamo solo su un dato: Fucci griffato 5 stelle nel 2013 venne eletto al ballottaggio con circa 14mila voti, gli stessi che – guarda caso – oggi prendono i grillini tra politiche e regionali (per la verità alla camera sono stati oltre 16mila) a Pomezia.

Insomma, almeno per ora, gongola Zuccalà e un po’ meno Fabio Fucci…

 

 
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