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Pomezia a Sanremo Rock: il cantautore pometino Fabrizio Servidio vince e accede alle finali

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Fabrizio Servidio

Chi l’ha detto che i treni passano una volta sola? Il treno per Sanremo Rock passa ogni anno e Fabrizio Servidio è riuscito a prenderlo già per ben due volte e, questa volta, il treno l’ha portato dritto dritto alle finali.

Fabrizio a Sanremo

Difatti Fabrizio, in rappresentanza per il Lazio, ha passato le finali regionali svoltesi nella serata del 23 Luglio, accedendo così alle finali nazionali che si svolgeranno dal 5 al 9 Settembre 2022 al Casinò di Sanremo, con la Finalissima il 10 Settembre presso il Teatro Ariston, il maestoso palco noto al grande pubblico per l’annuale Festival.

Ma Fabrizio Servidio, ci tiene a precisare, non partecipa solo in rappresentanza del Lazio ma, soprattutto, anche della sua città nativa… Pomezia.

Proprio per questo, per ribadire fortemente il senso di appartenenza, nei giorni scorsi aveva chiesto, e ottenuto, un incontro con il suo massimo rappresentante, il Sindaco Adriano Zuccalà. A fare le veci del primo cittadino però, assente per impegni istituzionali, è stata la vice Sindaco, Simona Morcellini, nonché Assessore alla cultura, alla quale il cantautore ha consegnato copie omaggio, ovviamente anche per il Sindaco, del suo Album Discografico intitolato “SUONO ITALIANO”.

La produzione

Prodotto al FORWARD STUDIOS, con alcuni dei più grandi professionisti del panorama musicale: Maurizio Dei Lazzaretti (Drums), Mario Guarini (Bass), Carmine Simeone (Sound engineer), Nicola Costa (Guitars and arrangements), definito dalla commissione artistica sanremese “materiale di spessore artistico, culturale molto elevato ed originale” tanto da permettergli di arrivare tra i 9 finalisti di girone regionale, con 20.000 candidati, nonché attentamente esaminato e positivamente valutato da critici e penne d’autore quali… MOGOL. Un lavoro discografico che, attraverso note Pop-Rock, tocca temi sociali che spaziano dalle problematiche dei lavoratori, allo sfruttamento della prostituzione, all’abbandono degli animali ecc. tema, quest’ultimo, contenuto nel brano “Mi fido di Fido”, realizzato con la collaborazione di un altro Big della musica, “DinoKappa” che, unitamente al cantautore Servidio, ne ha firmato la paternità in SIAE.

Quindi, passando per i giovani, si arriva poi a parlare di loro “dei non più giovani”, almeno esteriormente. L’apice culturale, in termini musicali e non solo, viene toccato nel brano che da il nome all’album “CD” (Suono Italiano), ovvero una modesta personalizzazione “POP” dell’inno nazionale italiano, meritevole di tutta una discussione a parte ma che, per esigenze giornalistiche e per non appesantire troppo il presente articolo, vi rimandiamo a un’altra occasione, magari in eventuali future interviste, rilasciate dall’artista, proprio “da vincitore dell’edizione 2022 Sanremo Rock (Trend)”… chi lo sa! Quel che si spera però, restando con i piedi ben saldi a terra, è che quantomeno Pomezia… faccia il tifo per lui.

In finale

“Esibirmi sullo stesso palco calcato dai più grandi nomi che hanno fatto grande la storia della musica italiana, per me equivale già a una vittoria perché, senza grandi pretese, questo era l’obiettivo. Centrato in pieno!”, ha dichiarato Fabrizio.  

“Io sullo stesso palco che ospita da sempre il festival della musica italiana per eccellenza, condotto in passato dai più grandi conduttori quali, ad esempio, Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Raimondo Vianello ed Enzo Tortora. Ma ci pensate!? Sullo stesso palco dove si sono esibiti tutte le più grandi voci, da Pavarotti a Celentano, Martini, Bertè, Ranieri, Cocciante, Ruggeri, Vecchioni, Leali, Nannini, Ramazzotti, Giorgia, Baroni, Pausini, Baglioni, Di Capri, De Crescenzo, Nino D’Angelo. E come non citarne almeno altri tre fra i più grandi: Domenico Modugno, Mino Reitano e ovviamente lui, Rino Gaetano. L’artista nella quale più mi rispecchio”.

Un fiume in piena, una gioia incontenibile quella di Fabrizio Servidio che, accedendo così all’ultimissima tappa finale è, concretamente, ad un passo quindi dal salire sul podio. E anche se Fabrizio lo dichiara essere “il di più” dell’obbiettivo già centrato, da Pomezia, Roma, Lazio e oltre, fanno il tifo per lui, auspicando di vederlo salire quantomeno sul podio dei vincitori. Vero è che Servidio è passato con non pochi elogi da parte della giuria, che lo ha giudicato essere un vero artista dall’incredibile padronanza del palco che appare essere, in definitiva, il suo habitat naturale, arrivando addirittura a ringraziarlo di cuore per la sua performance.

Tutto questo, quindi, non lascia che ben sperare anche se, in verità, lo scontro ora si fa a ben più alti livelli. “Che vinca il migliore!”, chiosa Fabrizio, non prima però di aver ringraziato tutti i suoi sostenitori che da sempre lo seguono, nonché quanti lo stanno supportando in questa ultima, in ordine cronologico, avventura, ivi compresi i musicisti: Luca Pagliarini (Tastiere), Danny Baldazzi (Basso), Luca Solimeno (Chitarra), Marco D’eramo (Batteria). Per scoprire quindi a chi andrà l’ambito premio finale nonché tutti gli avvicendamenti… sanremorock.it

 

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