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Pomezia, frasi offensive sul monumento ai caduti: il Comune cancella le scritte

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Cancellate le scritte ingiuriose dal monumento ai caduti di Nassirya

Dopo la segnalazione del nostro giornale circa le scritte offensive e ingiuriose apparse sul Monumento ai caduti di Nassirya a Pomezia il Comune ha provveduto nelle scorse ore a ripulire la struttura. Sia sul Monumento che sulla base del marciapiede qualche vandalo aveva infatti realizzato l’acronimo ACAB andando così ad infangare la memoria dei caduti nel memoriale in una delle Piazze centrali cittadine. A segnalare l’accaduto era stato un nostro lettore che aveva inviato alla nostra Redazione le foto riguardanti l’atto vandalico. 

I precedenti

Commentando il nostro articolo tantissimi sono state le reazioni di indignazione avverso lo sfregio perpetrato verso il Monumento e, di riflesso, nei confronti dei caduti che commemora. E purtroppo, vale la pena di sottolinearlo nuovamente, il Monumento ai caduti di Nassirya non è la prima volta che viene preso di mira dai vandali (come Pomezia non è nuova, purtroppo, al fenomeno delle frasi offensive sui ‘muri’ considerando le scritte antisemite realizzate davanti alle scuole nel 2020). Già nel 2014, come vi avevamo raccontato in questo articolo, numerose scritte erano apparse sulla struttura. Il monumento era stato trasformato in effetti in una specie di lavagna con su scritto di tutto: date, frasi “d’amore”, dediche e così via. Nel weekend appena trascorso invece l’ultimo episodio e ora un nuovo intervento per ripristinarne il decoro: nella speranza che sia l’ultimo e che non ne servano altri.

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Cosa si ricorda con il Monumento dei Caduti in Piazza San Benedetto da Norcia a Pomezia

Il memoriale a Piazza San Benedetto da Norcia ricorda gli attentati di Nassiriya che avvennero dal 2003 al 2006 durante la guerra d’Iraq nella città di Nāṣiriya contro le forze armate italiane partecipanti alla missione militare denominata “Operazione Antica Babilonia”. Il più grave di questi fu la strage del 12 novembre 2003 che provocò 28 morti, di cui 19 italiani, tra Carabinieri (12), Militari dell’Esercito (5) e civili (2).

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