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Pomezia: il Comune ‘sbatte le porte in faccia’ ai disabili e a Striscia la Notizia

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Strisci la Notizia torna ad occuparsi del problema disabili a Pomezia e delle esorbitanti cifre richieste per l’assistenza domiciliare. Ricordiamo che l’assistenza domiciliare oraria costa 18,25€.

Questa cifra non è mai stata ritoccata, né mai nessuno dell’amministrazione uscente a 5 stelle ha mai preso in mano questo problema, come non ha mai voluto convocare i disabili per discuterne.

Adesso sono arrivate delle enormi cartelle esattoriali: da 7.000€, 15.000€ e addirittura 20.000€ da pagare, solchi che i disabili non possiedono.

Il problema è che queste cifre sono ormai diventate dei crediti che devono essere riscossi dal Comune. Esiste quindi il rischio che ai disabili vengano pignorati i propri beni, come la casa e altri beni personali.

Per questi motivi è in atto una protesta da parte dei disabili Pometini, con il supporto di Mr. Neuro di Striscia La Notizia. L’inviato di Striscia sta richiedendo, insieme ai disabili, di parlare con qualcuno al Comune di Pomezia in grado di risolvere questa problematica.

A complicare la vicenda vi è anche il fatto che al momento non esiste ormai un’Amministrazione Comunale, essendo caduta tutta l’Amministrazione Fucci. Si cerca quindi di parlare con un dirigente o un impiegato che sia in grado di fornire delle risposte.

Inizialmente al Comune di Pomezia nessuno voleva consentire l’ingresso ai disabili, che erano stati chiusi fuori dalle porte dell’edificio. Finché uno dei familiari dei disabili non si è intrufolato forzatamente all’interno dell’edificio ed ha aperto personalmente le porte del Comune.

Una volta entrati nell’edificio la situazione non è migliorata, infatti i disabili si sono ritrovati abbandonati nei corridoi, dato che tutto il personale dei Servizi Sociali si è barricato all’interno di un’ufficio, chiudendosi a chiave.

L’inviato di Striscia e i disabili hanno fatto in tempo ad ascoltare solamente il giro di chiave con cui, per l’ennesima volta, i Servizi Sociali hanno chiuso loro una porta in faccia.

Ancora una volta impiegati e funzionari si nascondono dai cittadini, negando loro qualsiasi tipo di diritto, di risposta, o anche solo di confronto.

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