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Pomezia, la Regione Lazio finanzia la bonifica dell’ex Kema

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ex kema pomezia

La Regione Lazio ha finanziato, con un grande finanziamento, la bonifica della struttura ex Kema di Pomezia. All’interno di questo sito, si calcolano all’incirca 400 mila tonnellate di rifiuti tossici, Una situazione rilevata dall’Arpa Lazio, che ha certificato la potenziale contaminazione del sito in questione. 

La bonifica dell’ex Kema di Pomezia

Una situazione che andava avanti dal 1987, in un sito dove si erano depositate centinaia di tonnellate di rifiuti, tutti considerati tossici e pericolosi per la salute. La Regione Lazio concederà 2 milioni e mezzo di euro al comune di Pomezia, al fine di bonificare gli spazi dell’ex Kema. La Kema era un’industria chimica presente nel territorio, che fallita nel 1987, ha visto definitivamente chiudere i battenti solamente nel 2010 dopo un lunghissimo procedimento giudiziario.

Un lasso di tempo che però ha lasciato immutata la presenza di migliaia di fusti con all’interno prodotti chimici, che da decenni aspettano di essere portati via per non recare danni all’ambiente circostante e gli abitanti di via delle Pesche. Dopotutto, è la stessa Arpa Lazio a definire il sito come “una bomba chimica e sanitaria”, che oggi ha raggiunto la necessità di essere disinnescata per non causare gravi malattie alla cittadinanza locale. 

Il finanziamento per la bonifica

La segnalazione per una bonifica urgente del sito, era partita il 14 novembre 2022 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma. Da loro, infatti, era partita una richiesta urgente di finanziamento alla Regione Lazio, con destinazione dei liquidi al comune di Pomezia per “opere di ripristino ambientale nel sito ex Kema di Pomezia (industria chimica cessata)”. La cifra richiesta, fu un totale di 2 milioni e 521 mila euro. 

Gli ultimi rilevamenti avevano dimostrato l’urgenza di un simile intervento. A dicembre 2022, il comando dei Carabinieri per la Tutela Ambientale di Roma avevano svolto un sopralluogo sul sito, insieme ai tecnici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Lazio, il comune di Pomezia, i vigili del fuoco, Arpa Lazio e la polizia locale pometina. Qui, l’Arpa Lazio aveva prelevato un campione d’acqua del pozzo e quattro campioni del terreno, comunicando nel mese di gennaio 2023 la potenziale contaminazione di tutti i luoghi dove sorge l’ex Kema. 

EX KEMA, IN ARRIVO I FINANZIAMENTI PER LA BONIFICA

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