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Pomezia, la storia di Franca: “Da tre mesi sono prigioniera in casa” | VIDEO

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Ascensore guasto franca prigioniera in casa

Un ascensore guasto e una signora con disabilità bloccata dentro casa sua. Prigioniera tra quattro mura, senza poter uscire, nemmeno per le visite mediche se non con l’aiuto di qualcuno. Un incubo che va avanti da mesi e di cui non si prevede la fine a stretto giro. La vicenda ieri alla Vita in Diretta su Rai 1. 

Ascensore guasto franca prigioniera in casa
Il caso della signora Franca a Pomezia – (ilcorrieredellacitta.com)

La signora Franca da tre mesi non può più uscire di casa. Il motivo? Un ascensore fuori uso, danneggiato con tutta probabilità da un ordigno rudimentale. Tutto questo però avveniva ormai poco prima di Capodanno: e da allora non è stato più riparato. Un dramma per chi, come Franca, una disabilità che la costringe sulla sedia a rotelle, non ha possibilità di spostarsi scendendo le scale. Da allora è come essere tornata ai tempi del lockdown: chiusa nella sua abitazione senza poter mai uscire. 

Ascensore guasto nella palazzina Ater, il dramma in Via Ugo la Malfa a Pomezia

Siamo in una palazzina Ater di Pomezia, situata in Via Ugo la Malfa, zona di cui più volte ci siamo occupati con il nostro giornale. Qui la signora vive dagli anni ’80 con il marito e, come raccontato agli inviati Rai, non ha la possibilità di trasferirsi altrove. E per questo è costretta a vivere da segregata in casa da ormai tre mesi: “Le giornate non passano mai, tutto il giorno dalla mia sedia al letto, posso solo guardare dalla finestra”, la sua testimonianza. Soltanto il marito esce di tanto in tanto per sbrigare le commissioni impellenti, sempre però con la paura di dover lasciare la compagna sola nell’abitazione.

Ascensore guasto franca prigioniera in casa
L’ascensore danneggiato dall’esplosione di una bomba carta – (ilcorrieredellacitta.com)

Franca non può scendere infatti né in giardino per una semplice passeggiata, né, cosa ancor più grave, uscire per le visite mediche a cui dovrebbe sottoporsi. Soltanto in rare occasioni, sollevata letteralmente di peso da almeno due persone, è riuscita a recarsi dai medici. L’autonomia però resta un’utopia considerando che vive al terzo piano e senza ascensore, viste le sue condizioni (non può camminare), l’unica opzione è rimanere tappata in casa. 

“Almeno altri due mesi per la riparazione dell’ascensore”

Ma i problemi non finiscono qui. Perché se è da fine dicembre come visto che va avanti questa situazione l’Ater avrebbe fatto sapere che “serviranno almeno altri due mesi per riparare il guasto“. Ma la signora è scettica anche su questo: “Non ci credo“, ha ribadito senza troppi giri di parole ai microfoni della popolare trasmissione La Vita in Diretta ieri pomeriggio.

Stava andando tutto bene, avevo trascorso il Natale con mia sorella e poi è successo tutto questo“, l’amaro commento aggiunto dalla signora. La speranza è allora quella che, a seguito dell’appello lanciato, a cui ci aggiungiamo anche noi oggi, si riesca quantomeno a rispettare la scadenza sopra citata. “Tra poco inizierà l’estate, come farò?”. Impossibile darle torto.

Altre persone nella sua stessa condizione

Ovviamente il problema non riguarda soltanto la donna. Come lei tante altre persone nelle sue stesse condizioni non possono uscire di casa del tutto o comunque con estrema difficoltà. I residenti sono pronti ad andare avanti con questa battaglia perché, benché il danno causato all’ascensore sia ingente come appurato, è davvero inaccettabile far vivere in queste condizioni gli abitanti della palazzina. 

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