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Pomezia, la UIL attacca il sindaco sui concorsi: ‘Non garantiscono trasparenza e parità di trattamento a tutti i potenziali partecipanti’

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Sui concorsi in atto al Comune di Pomezia prende la parola il sindacato UIL FPL, attraverso una nota stampa con la quale si rivolge direttamente al sindaco Adriano Zuccalà, colpevole, secondo la sigla sindacale, di aver ignorato le loro continue richieste di colloquio per discutere di importanti punti inerenti proprio i concorsi.

Di seguito il comunicato integrale della UIL Fpl.

La Uil Fpl, nonostante ripetute richieste fatte pervenire al Sindaco di Pomezia di essere ricevuti per discutere su importanti temi come le procedure concorsuali messe in campo dall’amministrazione pometina per il reperimento di personale scolastico e di polizia locale, denuncia l’assenza di ogni coinvolgimento e informazione preventiva e successiva su materie per le quali il contratto vigente per gli enti locali prevede il doveroso confronto con tutte le organizzazioni sindacali presenti nell’ente. Un comportamento che sembrerebbe discriminatorio quando ci viene riferito che questa amministrazione dialogherebbe invece con alcuni sindacati nell’ente attraverso incontri informali anche con i dirigenti competenti. Se tale informazione corrispondesse al vero, sarebbe molto grave e intollerabile e per questo chiediamo al Primo Cittadino di darci risposte e garanzie in merito. Ad ogni buon conto segnaliamo le imprecisioni e le contraddizioni che emergono formalmente nei testi che compongono i bandi, in particolare per quello relativo alle assunzioni delle maestre che a nostro avviso, così come definito, non garantirebbe la dovuta chiarezza e trasparenza e parità di trattamento per tutti i potenziali partecipanti. Anche per questo la Uil Fpl ha chiesto diversi incontri e sollecitazioni al Sindaco ancora a tutt’oggi disattesi.

I dubbi e le perplessità di questa Organizzazione si palesano anche in merito alla stabilizzazione delle precarie presenti nel Comune che la legge c.d. “milleproroghe” consente fino al 31.12.2021 con la prevista proroga della ben nota Legge Madia volta al superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione. 

La Uil vorrebbe infatti capire se esiste una concreta volontà dell’ente di riconoscere il lavoro che da tempo svolgono le maestre comunali con contratti a tempo determinato. Da ultimo, ma non per importanza, chiediamo al Sindaco perché, nonostante la firma della preintesa risalente a circa 2 mesi fa, a tutt’oggi non siamo stati convocati per la firma del contratto definitivo, compromettendo l’applicazione degli istituti contrattuali in esso previsto. Avremmo chiesto inoltre al Sindaco, se ci avesse convocato, se e come ha messo in campo misure di prevenzione all’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus a tutela di tutte le lavoratrici e lavoratori dell’ente e in particolare coloro maggiormente esposti al rischio di contagio come la Polizia Locale o chi svolge lavoro con il pubblico.

Qualsiasi Sindaco, soprattutto chi come a Pomezia ha detenuto a se la delega del personale, deve avere ben chiara l’importanza per ogni macchina amministrativa di tutti i dipendenti, senza distinzione alcuna, i soli che garantiscono ogni giorno servizi ai cittadini spesso, come a Pomezia, in carenza cronica di risorse economiche ed umane per la quale mantenere i livelli di performance del passato rappresenta già un obiettivo sfidante di questo Comune.

Aspettiamo la convocazione immediata del Sindaco, in assenza organizzeremo assemblee con il personale dell’ente e nel caso fosse necessario, ricorreremo anche al Prefetto se i nostri iscritti e simpatizzanti ce lo chiederanno.

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