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Pomezia, PD: “I Consiglieri Petriachi e Raspa devono dimettersi”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma del Partito Democratico di Pomezia che arriva dopo la sentenza del TAR sulla vicenda di Torvaianica Alta (leggi qui il nostro approfondimento).

“Dopo l’ennesima pronuncia del Tribunale amministrativo del Lazio che boccia totalmente l’azione di governo dell’amministrazione Fucci sulla questione urbanistica di Torvajanica Alta, e la conferma da parte del Collegio del tribunale amministrativo dei profili di conflitto di interesse (già sottolineati in via cautelare da un altro Collegio giudicante) del capogruppo del M5S in consiglio comunale, sign. Giuseppe Raspa e del presidente della commissione lavori pubblici e urbanistica, sign. Gianfranco Petriachi, il Partito Democratico di Pomezia chiede per entrambi le immediate dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Il PD rende inoltre noto che a breve verranno avviate le procedure per presentare un esposto alla Procura della Repubblica perché si faccia la massima chiarezza, in relazione a quanto sottolineato dal Tar, rispetto all’operato dei due consiglieri del M5S”.

E’ questa la nota del Partito Democratico di Pomezia dopo la sentenza che ha bocciato la scelta dell’amministrazione Fucci di ritirare in autotutela il PPE di Torvajanica Alta. “In occasione del precedente pronunciamento del Tar del Lazio (che ricordiamo aveva assorbito la questione del conflitto di interessi dei consiglieri Raspa e Petriachi) il Sindaco Fucci dichiarava che “la sentenza rileva solo un errore procedurale e oltretutto non cita neanche il presunto conflitto di interessi che coinvolgerebbe due Consiglieri di maggioranza”. Vorremmo oggi rendere noto al Sindaco che questa volta il Tribunale amministrativo non solo ha citato il (meno) presunto conflitto di interessi, ma ha individuato in quest’ultimo un valido motivo per accogliere il ricorso contro l’annullamento dell’atto amministrativo votato in consiglio dalla maggioranza grillina. Detto in parole più semplici: i due consiglieri comunali, proprietari di immobili ricadenti nel comprensorio ricadente, hanno disatteso l’obbligo di astenersi così come previsto dall’art. 78 comma 2 del d.lgs 267/2000, andando a configurare una situazione di palese conflitto di interessi. Alla luce di tutto ciò, risulta inaccettabile qualsiasi tipo di giustificazione che non abbia come presupposto di base le irrevocabili dimissioni dei due consiglieri comunali i quali, a loro volta, dovranno chiarire la loro posizione in altre sedi non appena verrà presentato esposto alla Procura della Repubblica, così come precedentemente indicato. Avevamo messo in guardia il Sindaco e la sua amministrazione prevedendo quanto sta accadendo. La risposta arrogante e il totale disinteresse verso le nostre obiezioni hanno tuttavia finora provocato la spesa inutile di centinaia di migliaia di euro in oneri legali e processuali, un enorme danno a cittadini ed imprenditori, il rischio di richiesta di enormi risarcimenti danni che potrebbero causare altre spese inutili per l’Ente comunale”. Ha così concluso il PD Pomezia.

 

 

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