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Verso la chiusura del centro medico legale dell’INPS di Pomezia: verrà trasferito, duro colpo per un ampio bacino d’utenza

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L’INPS di Pomezia avrebbe deciso di chiudere il Centro Medico Legale. E’ questa la notizia trapelata nelle ultime ore che, qualora venisse posta in essere ufficialmente, rappresenterebbe un duro colpo per un ampio bacino d’utenza.
 
La nuova sede, in tal senso, sarebbe già stata individuata al Tuscolano: un cambiamento non certo di poco conto considerando che l’attuale sede pometina “copre” un territorio che comprende, tra gli altri, i comuni di Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno, Albano, Genzano, Ariccia, Nemi, Lanuvio, Rocca di Papa per un bacino di utenza stimato in circa 315.000 abitanti dal mare ai colli.
 
Da quanto si apprende il trasferimento è al momento fissato per il 1 Maggio. Si tratterebbe in sostanza di un ulteriore depauperamento del territorio di Pomezia un tempo considerata la più importante area industriale del centro sud. Non solo; tantissimi sarebbero inoltre i disagi logistici per i cittadini in un quadrante, quello a sud della Capitale, non certo “rinomato” per i collegamenti del trasporto pubblico.

INPS Pomezia: a rischio chiusura il centro medico legale, Mengozzi  presenta una mozione

A questo proposito il Consigliere di minoranza Stefano Mengozzi ha presentato una mozione rivolta all’Amministrazione: «A fine mese andrà in pensione l’ultimo medico del centro medico legale Inps di Pomezia, costringendo così alla necessità di raggiungere la via Tuscolana per pratiche legate al servizio», scrive il Consigliere di centrosinistra. 
 
«Bisogna tenere presente che la sede di Pomezia è l’unica sede Inps con Centro di Medicina Legale del territorio, dal 2007 circa, quando sono stati chiusi i Cml delle sedi di Albano ed Anzio. Enorme il bacino d’utenza servito dal punto di Pomezia, dai Castelli al litorale, che dovrà ora spostarsi su Roma per tutte le pratiche Inps legate a invalidità, malattia, Naspi e ogni parere sanitario collegato al lavoro. Chiedo quindi l’impegno del Comune di Pomezia per contrastare la chiusura del centro», conclude.
 
 
 
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