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‘A scuola senza bavaglio e Green Pass. No all’obbligo delle mascherine’: l’appello delle mamme al Ministro Bianchi

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Un appello al Ministro Bianchi affinché gli studenti – tutti, ma specialmente quelli affetti da disabilità, che già soffrono per le loro patologie – possano essere sottratti dall’obbligo di tenere le mascherine in classe, adottando altre misure di sicurezza, come la distanza. A lanciarlo un gruppo di mamme, tra cui molte genitrici di bimbi disabili che soffrono particolarmente della costrizione dovuta alla mascherina. Per loro si fa portavoce Barbara Simonetti, che ha scritto la lettera aperta al Ministro che pubblichiamo integralmente.

A scuola senza bavaglio: l’appello delle mamme

Egregio ministro della pubblica istruzione professor Mario Bianchi, siamo un gruppo libero e indipendente di genitori creatosi su Facebook con il nome di ” A scuola senza bavaglio” rivolto completamente alle problematiche degli studenti di ogni ordine e grado, nello specifico problemi cominciati il 5 marzo del 2020 con la chiusura improvvisa delle scuole a causa della pandemia da covid-19.Dopo 18 mesi non si può certo dire che per i nostri figli la situazione sia migliorata o stabilizzata anzi è solo peggiorata:

1- genitori che devono entrare a scuola per portare i figli a fare inserimento, magari al primo anno della materna, a cui viene negato di stargli vicino per via del ricatto del “Green Pass” che nasconde esclusivamente un obbligo vaccinale rivolto appunto ai genitori, o in alternativa obbligo di fare tamponi rapidi o molecolari di dubbia attendibilità.

2- bambini delle elementari che vengono obbligati a indossare la mascherina chirurgica, secondo le linee guida del miur ma in stoffa secondo la circolare dell’ Inail, creando così fraintendimenti tra dirigenti scolastici e docenti perlopiù obbligati a sottostare ai ricatti pur di proseguire con il loro lavoro.
Non vi siete fermati solo a questo ma state introducendo nelle scuole test anche ai bambini (inizialmente definendoli facoltativi) da fare abitualmente, con la scusante che sono test salivari molecolari che somigliano a “lecca lecca” per questo semplice da eseguire ma che creeranno disagi da non sottovalutare perché i nostri figli sono SANI ma tra mascherine, screening e misurazione della temperatura presto si sentiranno dei malati.

3- “obbligo vaccinale” per tutto il personale scolastico pena sospensione.

4- “obbligo vaccinale” per tutti gli studenti dai 12 anni in su pena ricatti per fare qualsiasi cosa compreso lo sport

5-“obbligo vaccinale” per gli universitari pena non vedranno mai conclusi i loro studi.

Arriviamo a oggi: mentre voi discutete con il garante della privacy di come potete interrogare i nostri figli sul fatto se si siano vaccinati o meno, alcuni docenti già vi hanno preceduto e in solo due giorni (in alcuni istituti) è cominciata la fatidica domanda: “chi si è vaccinato”?

Tralasciando l’ idelicatezza della richiesta che all’inizio di un percorso che dovrebbe essere d’ inclusione introduce da subito un elemento di discriminazione, Le facciamo osservare che la domanda riguarda dati sensibili protetti dalle leggi sulla privacy aggravata dall’essere stata posta da un pubblico ufficiale nonché educatore.
La violazione della privacy è un reato che si verifica anche quando non si adottano le misure necessarie per tutelare i dati sensibili come si è verificato in questi casi gravissimi, visto che a quel punto i docenti stessi si sono sentiti liberi di far togliere la mascherina in classe alla prima fila di ragazzi, se vaccinati, e togliersela a loro volta.

L’appello dei genitori degli alunni disabili

Ultimo punto ma non meno importante per noi, riguarda i genitori di tutti quegli studenti disabili che anche in questa circostanza sono stati dimenticati, come durante la chiusura totale delle scuole.
Anche a questi genitori è richiesto l’obbligo di “Green Pass” per entrare a scuola ma le vogliamo far sapere che loro non entrano per un “capriccio” ma per cambiare i figli, per esempio, perché si sporcano o si bagnano e l’insegnante di sostegno non può cambiarli per regolamento, ma lo può fare solo la figura dell’ OEPAC che non copre tutte le ore e che quasi sempre subentra non prima di novembre a ricoprire il suo ruolo e nel frattempo che si fa?Secondo Lei è plausibile e dignitoso che il bambino resti bagnato o sporco?

Adesso, addirittura, volete esonerare da alcune discipline di studio, l’ alunno con disabilità dal gruppo classe e dai suoi docenti, con la conseguente riapertura di “spazi laboratoriali” o di “aule riservate” piuttosto che attività individuali che ricreano, di fatto, le “classi differenziali”, e la riduzione dell’orario di frequenza.

In conclusione chiediamo a Lei e a tutto il Governo di rispettare la sentenza del Tar contro l’ uso delle mascherine seduti al banco distanziati e il parere del cts.

Non possiamo sopportare più soprusi sui nostri figli. Suggeriamo caldamente che il tutto venga ripristinato a come era settembre/ottobre 2020, quando gli studenti potevano stare seduti distanziati senza mascherina.

Chiediamo l’annullamento del “Green Pass” per gli studenti delle scuole medie e superiori in modo che i genitori si possano sentire liberi di scegliere se vaccinare o no i figli e non ci sarebbero problemi di privacy o di discriminazione in classe.

Purtroppo molti genitori si trovano a scegliere tra vita sociale o far vivere i figli in un ghetto perché obbligati dal governo, chiediamo di risolvere immediatamente la questione dei genitori con figli disabili.

Auspicando in una sua risposta immediata porgiamo distinti saluti”.

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