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Anziani e disabili, la droga affidata agli insospettabili dai trafficanti: i casi all’aeroporto di Fiumicino

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Aeroporto Fiumicino

Anziani e disabili usati come corrieri della droga: la situazione all’aeroporto di Fiumicino è drammatica. Arrestate tre persone.

La nuova frontiera della malavita passa dalle categorie più fragili. Prima colpite nel profondo – grazie alle loro debolezze – ora usate come grimaldello per il malaffare. Le tecniche di commercio e diffusione di stupefacenti si allargano: il segreto per i clan è la circolazione, come spostare maggior quantitativo di droga senza rischi. Il veicolo primario, oggi, sono anziani e disabili: sembra Jackie Brown di Tarantino, solo che al posto delle hostess e degli steward sugli aerei – carichi di sostanze stupefacenti – ci salgono loro.

I più anziani e qualche uomo o donna con disabilità: persone che hanno dato tutto, ma in alcuni casi – tra sfortuna e contingenza – la vita non è stata benevola con loro. Quindi, in cambio di laute ricompense, portano sostanze e carichi in giro per l’Italia e non solo. In aereo. La tecnica è sempre la stessa: i passeggeri con disabilità, spesso (non sempre) vengono perquisiti in maniera superficiale. Gli uomini e le donne in sedia a rotelle vengono esaminati il giusto senza scendere nei dettagli: capita spesso, però, che un dettaglio balza all’occhio.

Penna pistola abbandonata sul treno, un colpo sfiora il capotreno: arrestato il proprietario 

Anziani e disabili asso nella manica dei trafficanti: la situazione a Fiumicino

Una valigia più pesante o semplicemente una tasca interna non vista. Così spuntano i profumi pieni di cocaina e quant’altro: una serie di prodotti che non erano i soliti beni accessori, bensì materie prime utili per altro. La supremazia sul territorio. Queste “bravate” popolano – fra l’altro – anche l’aeroporto di Fiumicino.

Centro nevralgico del turismo capitolino dove, di recente, sono state arrestate 3 persone. Due anziani e un uomo sulla sedia a rotelle. Pezzi di un puzzle, ma quello che conta è la modalità: gente senza scrupoli che pesca, quasi a colpo sicuro, le categorie più fragili per portare a termine i propri traffici. La situazione è critica, il campanello d’allarme esiste e non passa esclusivamente per gli aeroporti.

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