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Carbonara, la ricetta di Luca Cesari scatena i social: “Devi morire”

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Carbonara cremosa

Carbonara, Cesari scatena gli haters. Lo Chef propone la (sua) ricetta del piatto: fioccano insulti. Aglio e gruviera tra gli ingredienti.

Carbonara, a Roma è come la Bibbia. Un dogma che va rispettato, onorato e apprezzato. Può non piacere, ma chi non la mangia rigorosamente lo custodisce al pari di un segreto indicibile. Una vera e propria tradizione culinaria basata su questo: denigrare la celebre ricetta equivale a mettere in dubbio le “fondamenta” di una civiltà. Oggi ci si attacca su molti aspetti, ma la cucina – se possibile – è uno fra i più intransigenti.

Gli haters ci sono sempre, ma quando si arriva a tavola persino i più morigerati diventano una furia. In caso di errori, naturalmente. Dato che tutti (o quasi) coltivano l’ambizione o semplicemente la volontà di essere Chef – anche nel privato delle mura domestiche – impazzano i video di ricette o semplicemente i contributi che definiscono, spiegano e approfondiscono un piatto. I cuochi sui social hanno fatto fortuna: successo, però, che può essere croce e delizia.

Cesari e la ricetta della Carbonara: il buon gusto non è nei commenti, insulti e minacce di morte

Chiedere allo Chef Luca Cesari che, secondo molti utenti, di romano ha conservato solo il cognome. L’uomo ha proposto la ricetta della Carbonara originale. Secondo lui ci andrebbe anche aglio e gruviera. Un affronto che per molti è sembrato eccessivo: sono fioccati insulti sui social, una pioggia di improperi culminati anche con auguri di morte. Una pagina chiaroscura di confronto social, dove non ha trionfato l’equilibrio e la sobrietà.

Carbonara cremosa segretoCarbonara cremosa segreto
Carbonara cremosa segreto- ilcorrieredellacitta.com

Il tema è delicato, ora deve averlo capito anche lo Chef che, nonostante tutto, non si aspettava un simile feedback. La Carbonara a Roma è un tasto dolente che può essere toccato soltanto con la forchetta, al primo errore di valutazione non si scappa. L’insulto resta un “effetto collaterale” da evitare. Esattamente al pari dell’aglio nella pasta.  

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