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Caso Bochicchio: scomparso il Dna del broker, usato quello del fratello per l’identificazione

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Caso Bochicchio: chiesta dalla Procura l'archiviazione

Roma, caso Bochicchio. A distanza di poco più di un mese dall’accaduto,  i contorni della vicenda non sono ancora del tutto chiari. Un alone di mistero circonda la circostanza dal suo nascere: dal decesso, avvenuto poco prima che il processo al noto broker entrasse nel vivo, fino al ritrovamento del corpo carbonizzato ed in quanto tale irriconoscibile. 

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Caso Bochicchio: sparito il Dna del Broker

Ma non è finita qui. Infatti, da qualche giorno circola l’ennesimo rumors sulla morte di Bochicchio: il suo Dna non si trova, si è perso. Il materiale genetico sarebbe dovuto essere conservato nella Banca dati nazionale del Dna già a partire dall’8 luglio del 2021, quando il broker — accusato di riciclaggio internazionale — venne arrestato dall’Interpol. 

Prelevato il materiale genetico del fratello 

Pertanto, i medici dell’Università della Sapienza — incaricati delle analisi — avrebbero dovuto effettuare la comparazione tra il campione prelevato sul corpo carbonizzato con quello presente in archivio.

Comparazione che però non è stata possibile in quanto, a distanza di un mese dai fatti, si viene a scoprire che nella suddetta banca dati non c’è un campione adeguato per procedere all’analisi.  Per ovviare al problema, i medici lo scorso martedì hanno prelevato il Dna dal fratello, Tommaso Bochicchio. 

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