Home » News Roma » Cosa fare a San Valentino a Roma? Come sorprendere la tua metà

Cosa fare a San Valentino a Roma? Come sorprendere la tua metà

Pubblicato il
San Valentino

Non c’è niente di più romantico che guardare la sera di San Valentino il crepuscolo scendere su Roma al tramonto. Vedere il sole tramontare su antiche rovine e alberi di arancio amaro è a dir poco spettacolare. Vediamo insieme un posto con un panorama mozzafiato a Roma.

tramonto a Roma
tramonto a Roma – ilcorrieredellacitta.com

Prima di addentrarci in quello che è il focus del giorno, vediamo insieme quali sono i luoghi più belli di Roma da cui vedere un panorama mozafiato. In altri articoli pubblicati nelle nostre sezioni dedicate al turismo ci siamo occupati dei luoghi migliori che si possono raggiungere in macchina per guardare Roma al tramonto.

Dove vedere a San Valentino un tramonto romantico a Roma

In altri articoli pubblicati nelle nostre sezioni dedicate al turismo ci siamo occupati dei luoghi migliori che si possono raggiungere in macchina per guardare Roma al tramonto. Questi, per chi se li fosse persi, alcune delle location migliori:

  • La terrazza del Gianicolo
  • Il Belvedere del Pincio
  • Il Gazometro
  • Ponte sisto
  • Scuderie del Quirinale

Oggi, invece, andremo a scoprire un posto gratuito, dove recarsi sia durante il periodo estivo che in quello invernale, per ammirare la Città Eterna colorata di rosso e arancio.

Il parco di Monte Ciocci

 

Aperto nel 2013 e dal 2016 incluso nella Riserva Naturale di Monte Mario, il Parco di Monte Ciocci è uno dei parchi più “giovani” della città: una grande area verde tra il Vaticano e il quartiere di Monte Mario, una collina da cui si gode un panorama eccezionale su quasi tutta Roma, e in particolare sulla Basilica di San Pietro.

Parco Monte Ciocci
                                                                         Parco Monte Ciocci – ilcorrieredellacitta.com

Il toponimo “Ciocci” deriva secondo alcuni da papa Giulio III, al secolo Giovanni Maria Ciocchi del Monte, proprietario della villa cinquecentesca realizzata forse da Baldassarre Peruzzi per l’amico umanista Blosio Palladio, di cui oggi rimane solo un torrione rimaneggiato in stile neogotico, la “Torre della luna”. Secondo altre fonti, il nome della collina sarebbe invece collegato all’architetto di fiducia di papa Pio IX, Francesco Ciocci.

Un parco ‘giovane’ a Roma

Alla fine dell’Ottocento risalgono le due vecchie “casematte” a sud est del parco, parte della Cinta Fortificata del Campo Trincerato di Roma. Negli anni Settanta, la collina venne occupata da povere baracche di sbandati e operai: anche per questo motivo fu scelta da Ettore Scola come location del film Brutti, sporchi e cattivi con l’indimenticabile Nino Manfredi.

La natura incontaminata, i prati e gli eucalipti, piantati negli anni Trenta del Novecento per drenare il terreno molto ripido, sono tra i punti di forza del parco, oltre naturalmente alla terrazza panoramica con vista privilegiata sul “Cupolone” che, nelle belle giornate, permette di scorgere sullo sfondo anche i monti del Lazio.

Nel 2014, al suo interno è stata inoltre inaugurata una pista ciclopedonale (definita anche Parco Lineare): lunga cinque chilometri e con dieci punti di accesso dalle strade tradizionali, collega Monte Ciocci con Monte Mario, incrociando quattro stazioni (Appiano, Balduina, Gemelli e Monte Mario). La pista ricalca il vecchio tracciato della ferrovia Roma-Viterbo e mette a disposizione aree giochi per bambini, tante panchine e una pista di pattinaggio, sfruttando una superficie di ben sei ettari.

Impostazioni privacy