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Emergenza Coronavirus: mascherine gratis e aiuti alimentari per la Capitale

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L’emergenza Coronavirus sta avendo conseguenze disastrose in tutto il Paese. D’altro canto, il clima generale di terrore e tensione sembra aver risvegliato in gran parte dei cittadini i valori dell’altruismo e della solidarietà reciproca. A tale proposito sono emblematiche le iniziative messe in atto in alcuni quartieri di Roma.

Nel quartiere di Torre Maura sembra che sia stata trovata una soluzione adeguataal problema della mancata disponibilità delle mascherine. Giuseppe Fassari, titolare del rinomato negozio di quartiere “Tutto in un lampo”, e una delle sue sarte, Monica, si sono infatti impegnati nella distribuzione di centinaia di mascherine agli abitanti della zona, e non solo. L’idea iniziale è stata proprio della sarta. “Ho la famiglia in Romania – dichiara Monica – ho pensato che se facevo del bene qui, magari anche lì qualcuno poteva aiutarli”.

Un aiuto concreto a tutti i cittadini, ma ovviamente ad avere la priorità sono le forze dell’ordine, gli infermieri e i medici, particolarmente operativi in questo drammatico periodo. “Loro ne hanno più bisogno perché sono costretti a lavorare, per tutti noi, ed è assurdo che siano rimasti senza” – ha affermato Fasari, ormai noto come “Pino”, che da ben 31 anni esercita la propria attività. Il sostegno che il sarto dà alla società è stato ricambiato da commercianti e dalla stessa Polizia, che fornisce il materiale necessario per la produzione di mascherine. Una sorta di comunità si è dunque venuta a costituire nel quartiere di Torre Maura: un modo come un altro per far fronte alla tremenda epidemia.

Un’iniziativa analoga è stata messa in atto dai volontari della Casa Famiglia Lodovico Pavoni, in collaborazione con l’associazione Nonna Roma. Nella giornata di ieri gli attivisti di entrambe le associazioni si sono impegnate nell’attività di scarico di un tir pieno di kiwi e di dodici tonnellate di fragole presso i locali della parrocchia di San Barnaba. La pioggia incessante abbattutasi ieri sulla Capitale non ha certo scalfito il loro entusiasmo nel compiere questo atto di generosità. Tanto più che l’iniziativa verrà ripetuta nell’arco della prossima settimana, tramite lo scarico di un carico di carciofi.

Padre Claudio Santoro, fondatore della Casa famiglia Lodovico Pavoni, si è dichiarato entusiasta dell’iniziativa. “Senza solidarietà ci troveremmo in una situazione ancora più terribile. Questo è un momento d’oro per esprimere tutta la nostra umanità”. L’associazione di volontariato fondata da padre Santoro si occupa da anni di raccogliere le eccedenze alimentari che, per motivi di mercato dei prezzi delle merci agricole, sono destinate ad essere gettate. La merce viene invece conservata per essere poi redistribuita alle famiglie del quartiere, oltre che alle varie associazioni e onlus del territorio. Un’operazione che vedi coinvolti i quartieri di Marranella, Tor Pignattara e del Pigneto, ma che rappresenta un punto di riferimento per la distribuzione di aiuti alimentari per tutta la Regione Lazio. Una rete di solidarietà che coinvolge ben 108 associazioni.

Fare del bene al prossimo e aiutare i più bisognosi, oltre che l’intera comunità. Anche questo è un metodo utile per fronteggiare il temibile Covid-19.

 

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