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La Regione regala notti ‘da sogno’ a chi viene in vacanza nel Lazio, ma condanna a incubi chi ha disabili in casa: ‘Zingaretti, anche noi vorremmo dormire’

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Notti in regalo a chi viene a visitare la Regione Lazio. Lo promette il Presidente Nicola Zingaretti, che ieri ha annunciato la campagna “più notti più sogni“. “Dal primo luglio – ha dichiarato Zingaretti dal suo profilo Facebook – se trascorrerete almeno tre notti consecutive nel Lazio, la quarta sarà pagata dalla Regione. E, se ne passerete cinque consecutive, ad essere finanziate dalla Regione saranno le due notti successive. La campagna “Più notti più sogni” è pensata per rimettere in moto il turismo, ma anche dare l’opportunità a chi arriva o vive nella nostra Regione di conoscere meglio tutte le ricchezze della nostra terra: le sue tipicità, i prodotti, i nostri musei e di partecipare ai tanti eventi culturali e sportivi. E allora accogliamo in sicurezza tutti coloro che vorranno riscoprire le bellezze della nostra regione”. Una bellissima iniziativa, se si pensasse anche a chi vorrebbe, oltre che sognare, anche semplicemente dormire. O meglio riposare, dopo una giornata estenuante, passata tra lavoro e assistenza a un figlio disabile gravissimo. 

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Come le giornate che passa Rita Basso, mamma di Amina, che dopo aver letto il post di Zingaretti, ha giustamente notato la discrepanza tra il trattamento riservato a chi vuole fare la vacanza e chi invece vorrebbe solo cercare di dare un po’ di normalità alla propria vita. Ed ecco che ha scritto una e-mail al Presidente, che riportiamo integralmente. Così, se Zingaretti non l’avesse letta, magari potrebbe vederla attraverso il nostro giornale, magari perché riferito da qualche collaboratore. E forse potrebbe finalmente pensare che sì, le vacanze sono importantissime. Ma anche la vita delle famiglie di persone come Rita e Amina lo sono.

Carissimo Presidente,
Chi le scrive è Rita Basso la mamma di un ragazza disabile assistita in ADI.
Approfitto di questo indirizzo mail non per scopi politici, ma ,visto che da questa mail là si può invitare, la invito in casa mia a vedere i danni creati dal decreto n U000525 del 30/12/2019 a Sua firma e i danni creati dal completo disinteresse da parte della Regione Lazio per tutte le problematiche scaturite dall’assorbimento dal parte della Regione, del personale qualificato che era operante sulle nostre assistenze.
Parlo al plurale perché oramai siamo molte famiglie ridotte allo stremo.
Le scrivo perché mi sento umiliata nel vedere la Sua iniziativa delle notti pagate a chi verrà nella nostra regione. Certo è per far ripartire l’economia, ma lei lo sa che noi non dormiamo più da un anno per assistere i nostri cari?
Lei lo sa che ci hanno ridotto i materiali di consumo o ,peggio ancora, sono diventati di qualità scadente? Lei lo sa che nel decreto c’è la compartecipazione per chi ha assistenze con molte ore? Avete anche il coraggio di chiederci i soldi dell’indennità di accompagnamento??? E devo leggere che pagherete notti a chi VISITA IL LAZIO???
Venga a far visita nelle nostre case e forse capirà che per noi gli INFERMIERI, e non gli oss, sono vitali ! Venga!
Capirà che i nostri cari NON POSSONO ESSERE MESSI NELLE STRUTTURE! Venga!
Capirà che a noi caregiver dovete quel rispetto che non ci avete mai dato!
Venga! Io l’aspetto!
Noi caregiver e disabili gravissimi, non vogliamo notti da sogno, noi vogliamo semplicemente dormire.
Rita Basso

Per concludere, Rita ci fa sapere che ci sono 65 turni scoperti + 30 notti della doppia unità, per un totale di 95 turni scoperti su 120 ogni mese. Un dato preoccupante e vergognoso. Altro che più notti più sogni: qui sono solo incubi.

 

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