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Roma, nuovo blocco del traffico e “fascia verde” per la Città

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traffico ponte della festa della repubblica

La giunta Gualtieri sta proseguendo con gli ambigui blocchi del traffico nella Capitale e con una Fascia Verde allargata (che ricordiamo è stata imposta senza conoscere le esigenze delle zone coinvolte), senza ottenere risultati. Dalle recenti rilevazioni riscontrate dall’ARPA Lazio, a causa delle polveri sottili oltre soglia, come attestato dai dati provenienti dai monitoraggi (sforamento confermato anche in serata di ieri alle ore 19 e previsioni di bel tempo nei prossimi giorni), nel rispetto delle norme vigenti a tutela della salute pubblica, il Campidoglio ha firmato un’ordinanza per la limitazione del traffico privato.

Il nuovo blocco del traffico a Roma

“In questi anni si è fatta solo demagogia ed i blocchi delle auto più inquinanti per alcuni giorni, in recepimento di normative nazionali e regionali, non hanno dato risultati positivi per l’aria che respirano i romani. Vorremmo ancora una volta ricordare che Roma è fra le peggiori città italiane in tema di performance ambientali e vivibilità, anche secondo il dossier Ecosistema urbano dello scorso anno, trovandosi all’89esima posizione su 105, in fondo alla classifica per le scarse performance ambientali. Peggio di Roma nel territorio della Regione Lazio c’è solo Latina al 98esima posizione”.

Questo è il commento di Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e di Fabio Rosati, Vice Presidente del Movimento Ecologista e responsabile del Centro Studi sulla Mobilità: “Troppe le carenze e le inefficienze nel trasporto pubblico per consentire ai romani e ai pendolari di lasciare in garage i mezzi privati anche nei giorni in cui i mezzi pubblici sono stati GRATIS per tutti i cittadini. Le inefficienze del TPL romano (con i mezzi ATAC diesel 3 che sono oltre duecento in circolazione), la situazione non cambierà e le centraline continueranno a rilevare sforamenti dei livelli di polveri sottili. Tre i principali inquinanti delle aree urbane: le polveri sottili (PM10 e PM2.5) e gli ossidi di azoto – in particolar modo il biossido di azoto (NO2) – ritenuti dalla comunità scientifica internazionale come i marker principali che determinano la qualità dell’aria che respiriamo ma soprattutto gli inquinanti che determinano prevalentemente l’insorgenza di effetti sanitari cronici sul sistema respiratorio e cardiovascolare e che determinano mediamente oltre 50mila morti premature all’anno solo in Italia. Proprio sul biossido di azoto (NO2) Roma risulta essere tra le città più inquinate d’Italia secondo il rapporto Mal’Aria di Città 2022”.

Proseguono Benvenuti e Rosati: “Ancora una volta chiediamo –proseguono Benvenuti e Rosati – di sospendere la pratica del blocco della circolazione a Roma (fintanto che la risanata ATAC non sia in grado di fornire un servizio adeguato di mobilità cittadina), inutile e dannose, valutare le reali cause dell’inquinamento adottando invece soluzioni adeguate come il controllo costante dell’emissione dei riscaldamenti soprattutto dei grandi uffici e delle mega strutture commerciali (e non di disporre il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non rispettino i valori previsti almeno per la classe 3 stelle oltre al divieto assoluto di combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia ed il divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso), un adeguato e più moderno trasporto pubblico, l’effettivo utilizzo dei mobility manager, mobilità alternative, la necessità di sforzi costanti di decarbonizzazione in tutti i settori emissivi. E’ necessario, specie sul trasporto pubblico, un incremento delle frequenze, una regolarità delle corse ed una garanzia, per chi si sposta con i mezzi pubblici, di un orario di partenza ed arrivo. Inoltre è necessario un maggior controllo ed una costante pulizia delle strade (che ad oggi non avviene)”, 

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