Home » News Roma » Cronaca di Roma » Sciopero Roma venerdì 20 ottobre 2023: a rischio treni, bus, tram e metro per 24 ore

Sciopero Roma venerdì 20 ottobre 2023: a rischio treni, bus, tram e metro per 24 ore

Pubblicato il
Sciopero Roma venerdì 20 ottobre 2023

Ancora uno sciopero, a rischio il trasporto pubblico venerdì 20 ottobre 2023. Nuovi disagi in vista per i pendolari con una mobilitazione che colpirà trasversalmente tutti i comparti, dai bus, alla metropolitana, fino ad arrivare ai treni. 

Lo sciopero, in realtà, scatterà già il giorno prima per quanto riguarda il gruppo FS considerando che lo stop scatterà già alle 21.00 di giovedì. Vediamo allora tutti i dettagli di questa nuova agitazione, che sicuramente avrà ripercussione sui pendolari, soprattutto per quanto riguarda le modalità di svolgimento a Roma. Ricordiamo che lo sciopero di venerdì arriva a pochi giorni di distanza da un’altra iniziativa, sempre di 24 ore, andata in scena lo scorso 9 ottobre.

Sciopero trasporti a Roma venerdì 20 ottobre 2023: orari e fasce di garanzia

Venerdì 20 ottobre il trasporto pubblico nella Capitale sarà dunque a rischio per l’adesione allo sciopero generale nazionale di 24 ore dei sindacati Cub, Sgb, Adl e Sicobas. A Roma l’agitazione, è opportuno sottolineare, interesserà sia la rete Atac che le linee bus gestite dalla Roma Tpl.

Disagi saranno pertanto possibili dalle 8.30 alle 17.oo e dalle 20.00 a fine servizio diurno. In base alle fasce di garanzia previste dalla legge, il servizio sarà comunque garantito fino alle 8.30 e dalle 17.00 alle 20.00. Nella notte tra giovedì e venerdì, possibili disagi inoltre sulle linee N

Sciopero Atac e Roma TPL: bus, metro e tram, le modalità e orari

Partiamo dalla rete Atac e da quella gestita dalla Roma TPL. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento. Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale, così come il servizio delle biglietterie (il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione, ndr); i parcheggi di interscambio resteranno invece aperti. 

Questi gli orari:

Notte tra giovedì 19 e venerdì 20 

  • NON GARANTITO il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”). 
  • GARANTITO il servizio delle linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980

Venerdì 20 ottobre

  • GARANTITE le corse sull’intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.01 alle ore 19.59
  • NON GARANTITO il servizio sull’intera rete dalle ore 8.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno
  • NON GARANTITE le corse delle linee metro A-B-C previste dopo le ore 24
  • NON GARANTITE le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980

Notte tra venerdì 20 e sabato 21

  • GARANTITO il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”)
  • NON GARANTITE dopo le ore 24 il servizio metro A-B-C, le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24; le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980
Sciopero Roma venerdì 20 ottobre 2023
Venerdì nuovo sciopero a Roma, si ferma il trasporto pubblico: tutte le informazioni – ilcorrieredellacitta.com

Sciopero Treni venerdì 20 ottobre 2023: gli orari, treni garantiti

Per quanto riguarda i treni, dalle ore 21.00 del 19 alle ore 21.00 del 20 ottobre 2023, i treni potranno subire cancellazioni o variazioni, a seguito dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenord e Trenitalia Tper. Sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali (consulta qui l’elenco) dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 (come da Orario ufficiale Trenitalia e Trenord). L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. 

Le motivazioni dello sciopero

I Sindacati rendono note le motivazioni dello sciopero.

  • Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale;
  • Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora; 
  • Vietare l’utilizzo dei fondi del PNRR per armamenti e invio di armi e rilanciare in modo consistente I finanziamenti alla tutela ambientale e alla messa in sicurezza dei territori;
  • Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti; 
  • Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; 
  • Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti; 
  • Revocare l’abolizione del reddito di cittadinanza e per il lavoro stabile e a salario pieno o per un salario garantito a tutti I disoccupati e sottoccupati;
  • Rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori; 
  • Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro;
  • Fermare la controriforma della scuola; e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati; 
  • Difesa del diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro. 
  • Introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorre a nucleare e rigassificatori; 
  • L’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società. 

Si manifesterà inoltre contro: 

  • Le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori; 
  • L’Autonomia Differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori; 
  • L’economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori. 
Impostazioni privacy