Home » News Roma » Cronaca di Roma » Testaccio, movida fuori controllo tra spari e stupri. Chiude l’Alibi

Testaccio, movida fuori controllo tra spari e stupri. Chiude l’Alibi

Pubblicato il
discoteca alibi a testaccio

Testaccio torna a far parlare di malamovida, con questa che nell’ultima settimana si è spinta anche oltre i noti disagi recati ai residenti locali. Non solo i soliti schiamazzi e la musica ad alto volume delle discoteche, che tiene sveglio un intero quartiere tutta la notte. I cittadini hanno notato anche scene di forte degrado, cogliendo gruppi di ragazzi anche impegnati a sniffare cocaina o altre sostanze stupefacenti tra le auto parcheggiate. 

Tutto ciò non dimenticando le risse, che nelle ore notturne vedono protagonisti giovani sballati dall’alcool consumati all’interno dei locali notturni. Situazioni che si sono tradotte in conseguenze estreme negli ultimi mesi, come la sparatoria nella notte del 18 giugno che ha dato l’atmosfera di una “regolazione di conti” piuttosto che una reale rissa in discoteca. Oppure due situazione gravissime verso delle ragazze: il tentativo di stupro del 9 giugno e la violenza fisica, subita da una ragazza, nella notte del 18 gennaio scorso. 

I residenti di Testaccio chiedono più sicurezza: chiuso l’Alibi

Le Forze dell’Ordine nelle ultime ore si sono mossi con decisione, revocando o sospendendo licenze ai locali che palesavano irregolirità, muovendo controlli più stringenti nel quartiere, programmando pattugliamenti fissi e ponendo delle chiusure anticipate per le attività legate alla movida. L’obiettivo è quello di provare a disciplinare l’attività notturna all’interno di questa famosa zona romana, che ormai diventa puntualmente teatro di fatti legati alla cronaca nera. 

Una condizione che ha portato il commissariato Celio a svolgere una riunione celere sul tema della sicurezza per quest’area capitolina, in concomitanza alla revoca della licenza per la discoteca Alibi Club di via di Monte Testaccio. Una richiesta proveniente dal Primo Municipio romano e inoltrata alla Prefettura di Roma, considerato come dal locale si generavano ripetuti episodi di malamovida, oltre a irregolarità riscontrate nella gestione della stessa attività notturna. 

Una situazione che è seguita dalla disposizione e infine la trasmissione della procedura per la chiusura nel noto locale notturno, il tutto per “motivati profili di ordine e sicurezza pubblica”. In esclusiva, ci ha commentato così la situazione del quartiere Yuri Trombetti, del Centro Solidale di Testaccio: “La situazione nei pressi dell’Alibi è fuori controllo da anni, alimentata anche da altre discoteche come il Charro. Siamo andati con la Presidentessa del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, a chiedere soluzioni a questo problema direttamente al Prefetto di Roma. Qui la musica va avanti tutta la notte, non rispettando il limite orario delle 2. Inoltre, ogni sabato dobbiamo fare i conti con i parcheggi fuori controllo sia davanti l’ex Mattatoio, che su via Nicola Zabaglia”. 

Gli altri locali notturni chiusi 

Oltre l’Alibi, su via Monte Testaccio rimarrà chiuso anche il Charro Cafè per i prossimi 45 giorni. Anche in questo caso, rilevate dalle Forze dell’Ordine diverse irregolarità all’interno del noto locale notturno. In tale senso, Yuri Trombetti precisa: “Abbiamo chiesto un pattugliamento fisso davanti alla strada dei locali, partecipando anche a un tavolo di lavoro aperto dal commisariato Celio. Sul problema, abbiamo coinvolto anche l’Amministrazione municipale, ma saranno comunque necessari i tempi tecnici per arrivare a delle situazioni risolutive”. 

A destare ulteriore problemi, sono i decibel fuori controllo nella notte a Testaccio. Secondo Trombetti, “il Charro produce una scala di 13 decibel sui 3 massimi contensititi”. Intanto, gli Enti competenti si muovono a un controllo serrato del volume delle discoteche nelle ore notturne. Le verifiche eseguite in singole abitazioni, hanno rilevato e accertato il superamento dei limiti dei decibel consentiti fino a quattro volte. I test sono stati effettuati a luglio, nel pieno della movida estiva. I residenti hanno nuovamente depositato una richiesta per avviare un nuovo monitoraggio e controllo del quartiere.

Foto: profilo Facebook di @Alibi Club

Roma, un’intera comunità percepiva indebitamente il Reddito di Cittadinanza: oltre 190.000 euro complessivi

 

 

Impostazioni privacy