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Disabili gravissimi ‘abbandonati’ dalla Regione Lazio, la protesta delle famiglie corre su Facebook

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Sembrerebbe proprio una guerra, quella iniziata dalla Regione Lazio nei confronti delle famiglie che usufruiscono dell’assistenza domiciliare per l’alta complessità.

Stiamo parlando di quelle famiglie che scelgono di vivere quotidianamente, nelle loro case, l’infermità del proprio familiare gravemente disabile, la maggior parte figli, bambini di tutte le età, anche se non mancano adulti e anziani.
Queste famiglie, circa 600, da circa due anni stanno vedendo sgretolarsi quelle poche certezze che avevano, proprio grazie ai nuovi decreti messi in campo dalla Regione Lazio dal dicembre 2019 ad oggi.
Chiaramente si tratta di famiglie abituate a lottare e avendo ben chiaro a quali rischi andranno incontro grazie alle nuove direttive, hanno tentato di avere un confronto proprio con i massimi esponenti della Regione Lazio per spiegare cosa stanno sbagliando e soprattutto per chiarire i loro bisogni.
Inutile dire che né il Presidente Nicola Zingaretti e né l’Assessore Alessio D’Amato hanno accettato un incontro: gli incontri fatti sono stati con i dirigenti ma, ad oggi, tutto quello che è stato detto è stato perfettamente inutile, perché alle parole non è seguito assolutamente nulla.

Regione Lazio “contro” le famiglie dei disabili

Non sono serviti incontri, articoli, video-testimonianze, partecipazione a vari programmi tv: la Regione continua imperterrita a sfornare decreti dove in realtà è scritto tutto il contrario di quanto richiesto dalle famiglie.
Le famiglie chiedono stabilità e sicurezza di vita nei propri domicili, mentre di contro la Regione ha dato incarico di iniziare l’ampliamento di ben 1000 posti letto nelle residenze a lunga degenza. 
“Non possiamo smettere di cercare un confronto con i massimi rappresentanti della Regione affinché ascoltino le nostre necessità“, dichiara Rita Basso, presidente di ADI Famiglie Italiane.
Da qualche giorno alcuni genitori hanno deciso portare avanti le loro battaglie sui social network, attraverso video testimonianze a riprova delle loro realtà e delle loro necessità: le stesse che la Regione Lazio continua a far finta di non sapere.
“Continuiamo a chiedere di divulgare le nostre video testimonianze sui social, nella speranza che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e si adoperi per risolvere quei problemi che la Regione ci sta creando. Dovremmo essere supportati e non bastonati. Il Presidente Zingaretti continua a sfornare decreti senza ascoltarci, riteniamo che questo comportamento sia discriminatorio”, continua Rita Basso.
Queste famiglie sanno bene cosa sia meglio per usufruire di un ADI a misura di PERSONA, perché il Presidente Zingaretti e l’Assessore D’Amato non danno loro ascolto? Emmanuel, Sara, Sabina, Teresa, Silvia, Manuela, Rita e tantissimi altri genitori vogliono ancora credere che a governarci siano persone sensibili e attente ai bisogni dei più fragili e delle loro famiglie. Un buon governo si adopera per il popolo: quello che sta succedendo oggi sta invece distruggendo la vita e la serenità di queste famiglie.

Per vedere le video testimonianze delle famiglie: https://www.facebook.com/iostoconAmina

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