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Emanuela Orlandi, il fratello Pietro dopo 8 ore in Vaticano: ”Ho fatto tutti i nomi. Giovanni Paolo II e Ratzinger erano a conoscenza dei fatti”

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caso Emanuela Orlandi

Caso Emanuela Orlandi. Otto lunghe ore di intenso colloquio. Poi, all’uscita dal Vaticano, Pietro Orlandi ha detto: ”Sono sereno. Abbiamo parlato di tante cose: della famosa ‘trattativa Capaldo’, del trasferimento di Emanuela a Londra, di pedofilia, degli screenshot dei messaggi di cui siamo entrati in possesso”.

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Pietro Orlandi dopo 8 ore di colloquio in Vaticano: ”Sono sereno”

Con lui, ovviamente, c’era anche l’avvocato della famiglia, Laura Sgrò. Il Vaticano ha finalmente dato udienza, e Pietro Orlandi ha detto tutto, ed è rimasto soddisfatto anche dalla risposta ricevuta: “Sono contento che il Promotore ha detto che non saranno fatti sconti a nessuno. Sono convinto che Giovanni Paolo II e Ratzinger fossero a conoscenza dei fatti”, aggiunge. 

”Dopo 40 anni ho potuto sfogarmi”

Le sue parole sono riportate anche dall’edizione romana di Repubblica, quelle con le quali Pietro Orlandi, dopo ben 40 anni, è riuscito finalmente a sfogarsi, come lui stesso ammette: “Finalmente, dopo 40 anni ho potuto sfogarmi e ho trovato ampia disponibilità a fare chiarezza, a mettere un punto, qualunque sia la responsabilità. Mi hanno ascoltato e hanno accettato tutto quello che avevo da dire, sottolineando che auspicano la massima collaborazione con la Procura di Roma e le altre istituzioni italiane”. Subito dopo, ha aggiunto: “Sono state verbalizzate tutte le mie dichiarazioni. Ho fatto i nomi delle persone che secondo me dovrebbero interrogare – continua Orlandi – anche di alti prelati come il cardinale Re che stava sempre a casa nostra e altri personaggi eccellenti. Da tre anni chiedevo di essere ascoltato”.

”Un momento importante”

”Questo è un momento importante perché a qualcosa deve portare, dopo le mie dichiarazioni ci devono essere delle risposte. Il fatto stesso che il promotore abbia ricevuto da papa Francesco e dal Segretario di Stato il compito di fare chiarezza e non fare sconti a nessuno – ha concluso, poi, Pietro Orlandi – è significativo, se ci sono responsabilità, anche in alto, io non mi tiro indietro”.

Le parole dell’avvocato Sgrò

Laura Sgrò, avvocato di famiglia, ha sottolineato, infine, l’importanza di un tale incontro approfondito: “Abbiamo depositato una memoria, il pm sta facendo il suo lavoro, credo che siano in una fase di approfondimento di questa memoria e della documentazione rilasciata in precedenza”.

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