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Stabilimenti balneari del Lazio, scoperti 500.000 euro di evasione fiscale

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elicottero Guardia di Finanza

Nel Lazio l’evasione fiscale da parte di alcuni titolari di stabilimenti balneari ammonta a mezzo milione di euro secondo la Guardia di Finanza. I dati sono stati resi noti dal Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, che ha pubblicato il bilancio dei controlli effettuati nel 2022 dalle Fiamme Gialle nelle vesti di Polizia del Mare. Una funzione che la Guardia di Finanza espleta solamente dal 2016.

La polizia finanziaria nello specifico ha accertato come alcuni titolari di concessioni balneari avrebbero evaso in totale 283.000 euro di Imu e Tari. A queste due tasse non pagate si aggiungerebbe il mancato versamento di 212.000 euro di canoni demaniali.

La scoperta è stata possibile grazie all’incrocio dei dati fiscali relativi all’effettiva presenza del pagamento delle imposte dovute agli Enti Locali con quelli che invece si riferiscono al pagamento dei canoni delle concessioni demaniali.

Scoperti anche tremila metri quadrati di spiagge occupate abusivamente

La Guardia di Finanza nel corso dei controlli effettuati ha scoperto anche alcuni soggetti che occupavano abusivamente le spiagge libere della regione. Negli arenili presidiati senza titolo venivano posizionati abusivamente ombrelloni e sdraie. Grazie all’intervento delle Fiamme Gialle sono state restituite ai cittadini 3000 metri quadrati di spiagge. Otto persone sono state deferite dalla Guardia di Finanza all’autorità giudiziaria per i reato di occupazione abusiva di area demaniale.

Controlli anche nei prossimi mesi

Gli accertamenti che sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza negli stabilimenti balneari per rilevare l’eventuale evasione fiscale non saranno gli ultimi. La polizia finanziaria ha dichiarato in un comunicato che i dati raccolti nelle ispezioni realizzate durante i mesi estivi saranno oggetto di un ulteriore approfondimento durante la stagione invernale. I controlli fatti in mare saranno incrociati con quelli presenti nelle banche dati dell’amministrazione finanziaria. In questo modo sarà possibile verificare la capacità contributiva dei soggetti e fare in modo che tutti paghino le tasse in ragione della loro reale capacità contributiva.

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