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Furbetti del reddito di cittadinanza a Roma, 130 irregolari grazie ai ‘favori’ di un dipendente del Caf

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Furbetti del Reddito di cittadinanza, grazie a un ‘infiltrato’ nel Caf che proponeva agli aspiranti beneficiari del Rdc che metteva a loro disposizione moduli precompilati, così da rendere tutto più agevole e scorrevole. Una maxi inchiesta ha fatto finire nel registro degli indagati il dipendente del Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale di Largo Scapoli, situato nella periferia Est di Roma e 130 finti aventi diritto. Per tutti il capo di indagine è: falso e indebita percezione di erogazioni in danno allo Stato.

Le indagini della Finanza hanno riguardato 3 anni in particolare

Si tratta di attività investigative, svolte dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma che sono andate avanti per 3 anni, dal 2019 al 2021, e hanno rilevato diverse anomalie e anche difformità. Le violazioni sono emerse nel corso delle analisi della documentazione presentata grazie alla quale veniva riconosciuto il diritto al beneficio.

Scoperto un dipendente del Caf che falsificava le dichiarazioni dei richiedenti

In breve le indagini sono arrivate al dipendente del Caf che era diventato un punto di riferimento per tutti coloro che aspiravano a vedersi riconosciuto il sostegno economico. L’indagato è stato oggetto di accertamenti, anche perquisizione domiciliare che hanno confermato i sospetti: l’uomo aveva documentazione già compilata nelle quali risultavano false attestazioni non solo in merito alle disponibilità economiche, ma finanche in merito al numero dei componenti del nucleo familiare.

Cosa rischiano i ‘furbetti del reddito di cittadinanza’

Ora che il cerchio è stato stretto intorno a 130 furbetti del reddito di cittadinanza e al dipendente del Caf, il rischio è una condanna dai 2 ai 6 anni di reclusione. Ma nei confronti di quanti percepiscono indebitamente il beneficio, è ormai guerra aperta, visto che, dalle molteplici indagini, è risultato che non solo gente comune non avente diritte percepiva il reddito di cittadinanza, ma anche delinquenti. Constatazione che ha portato a una intensificazione degli accertamenti sui destinatari dell’agevolazione economica.

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