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Guerra in Ucraina, come aiutare la popolazione: donazioni e cosa si può fare concretamente

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Prove di guerra a Sabaudia

Da una parte la guerra, la disperazione, la fuga dall’Ucraina di grandi e bambini, immagini che nessuno si aspettava di rivedere nel 2022. Istantanee che, invece, ci sono arrivate tutte insieme: dalle esplosioni che squarciano il cielo, ai carri armati che ‘sfilano’ in città ormai deserte. Dall’altra parte, quella più fortunata dell’Europa, al senso dell’impotenza è prevalso quello della solidarietà, con una grande macchina messa in moto in più zone d’Italia. Perché l’obiettivo è solo uno: donare, aiutare la popolazione ucraina, non restare immobili.

Come fare per aiutare la popolazione ucraina

Sono diverse le associazioni che in questi giorni si sono attivate e unite per aiutare la popolazione ucraina, adulti e bambini in fuga dalla guerra. Intere famiglie che dopo sacrifici di una vita si sono ritrovate a vivere tra bombe e minacce, sfollate, rifugiate in sotterranei di fortuna, in bunker che pensavamo esistessero solo nei film. Ognuno di noi, però, può fare la propria parte e dare il proprio contributo a chi ora ne ha più bisogno.

Le donazioni per l’Ucraina con Unicef

Unicef, per esempio, ha un obiettivo: prendersi cura di 7,5 milioni di bambini e ha intenzione di riparare le scuole, ampliare i programmi di salvataggio e fornire una risposta concreta. “Non siamo tornati indietro nel tempo, non è l’Europa di inizio Novecento. Siamo nel 2022, eppure il conflitto è di nuovo qui, vicino a casa nostra” – si legge sul sito ufficiale dell’associazione. In Italia, UNICEF con UNHCR e Croce Rossa hanno lanciato una raccolta fondi straordinaria con un numero solidale 45525, per rispondere con la massima tempestività alla grave emergenza in corso in tutta l’Ucraina. Si può donare con una donazione singola o mensile di 75, 100 o 250 euro, ma andando su questo link si può scegliere anche l’importo perché anche la cifra che sembra più irrisoria può essere fondamentale. 

Le donazioni con Caritas Ambrosiana

“Aiutateci ad aiutare!”, questo l’appello di Andrij Waskowycz, presidente di Caritas Ucraina e vice-presidente di Caritas Europa. Come si legge sul sito ufficiale,  sono circa 1.5 milioni le persone sfollate e profughe ed in difficoltà che hanno bisogno di assistenza, concentrati soprattutto nelle provincie di Kharkiv, Dnipropetrovsk e Zaprozhe. Circa 600.000 sono le persone invece che hanno lasciato il paese, 5.2 milioni i civili che vivono all’interno dell’area del conflitto e che sono sempre più oggetto delle rappresaglie delle parti. Da qui la decisione di aiutare chi è in difficoltà: le donazioni, in questo caso, possono essere effettuate tramite posta o bonifico bancario sul sito ufficiale. 

Aiutare l’Ucraina con Rai e Croce Rossa

Unicef, Caritas Ambrosiana, ma anche gli aiuti della Croce Rossa con il supporto della Rai per il Sociale. Insieme, infatti, hanno lanciato una campagna di raccolta fondi che risponde al numero 45525 per recuperare coperte, acqua potabile, articoli per l’igiene personale. Si può donare anche sul sito ufficiale e qui, a questo link, troverete tutte le informazioni utili. 

Gli aiuti all’Ucraina a Roma: la solidarietà dei quartieri

Le grandi associazioni, ma anche la solidarietà che viene dai quartieri della Capitale (e non solo) perché il cuore grande degli italiani è in queste occasioni che viene fuori. A Roma, per esempio, è bastato pubblicare, da parte della Dottoressa Maria Carmela D’Alessandro, una nota psicologa del quartiere Torrevecchia, un post in cui si parlava della raccolta fondi organizzata dalla chiesa ucraina di Santa Sofia di via di Boccea. La risposta dei cittadini è stata esemplare e da lì sono nate tante altre offerte spontanee per aiutare chi ne ha bisogno, per non voltare le spalle a chi ora si ritrova senza nulla. 

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